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Sala Consilina e Lagonegro, avvocati in campo per un nuovo carcere: l’appello delle comunità locali

Il Tribunale di Lagonegro, nonostante la sua vasta estensione territoriale, è l'unico in Italia a non avere un carcere

A cura di Federica Pistone
Pubblicato il 4 Gennaio 2025
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Negli ultimi mesi, la questione della mancanza di un carcere nell’area del Tribunale di Lagonegro è diventata sempre più urgente. Dopo la chiusura della casa circondariale di Sala Consilina, seguita da quella di Lagonegro, il territorio del Vallo di Diano si trova a fronteggiare una grave carenza di strutture penitenziarie. Gli avvocati del Foro di Lagonegro-Sala Consilina hanno lanciato un appello, sottolineando la necessità di un nuovo istituto penitenziario per far fronte al sovraffollamento e garantire un sistema giuridico più funzionale.

Il Tribunale di Lagonegro è l’unico a non avere un carcere

Secondo i legali, il Tribunale di Lagonegro, nonostante la sua vasta estensione territoriale, è l’unico in Italia a non avere un carcere. Questa situazione crea notevoli difficoltà nel funzionamento dell’Ufficio giudiziario, costringendo gli avvocati e le forze dell’ordine a spostamenti complessi e onerosi verso strutture distanti. Inoltre, il distacco dei detenuti dalle proprie famiglie rende la loro reintegrazione sociale ancora più difficile, aggravando una situazione già critica.

In risposta a questa esigenza, i Comuni del Vallo di Diano, con Sala Consilina in prima linea, hanno iniziato a pubblicare delibere che supportano la richiesta di costruzione di un carcere nell’area del Tribunale. L’ultima in ordine di tempo è stata l’amministrazione di Polla. Questi enti locali hanno proposto di utilizzare i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per realizzare il progetto.

I progetti

Il Comune di Sala Consilina ha inoltre presentato due progetti distinti: uno per la ristrutturazione della casa circondariale esistente e l’altro per la costruzione di un nuovo carcere nella zona di Trinità, con un investimento previsto di 32 milioni di euro.

Questa mobilitazione delle amministrazioni locali e degli avvocati rappresenta un passo importante verso una soluzione che possa non solo migliorare le condizioni del sistema penitenziario, ma anche contribuire a un processo di giustizia più equo e sostenibile per il territorio. La realizzazione di un carcere nella zona del Tribunale di Lagonegro non è solo una necessità operativa, ma anche un’opportunità per dare una risposta concreta alle esigenze di reinserimento sociale dei detenuti e di giustizia per le comunità locali.

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