Quanto vale far uscire il Cilento dall’isolamento? Cammarano (M5S): 1,5 milioni sono troppi

Consigliere regionale dice si ad un'alternativa alla SS18, ma contesta la spesa necessaria per la bretella Agropoli - Eboli

Ernesto Rocco
Michele Cammarano

Quando c’è un dibattito pubblico gli esponenti del Movimento 5 Stelle sono sempre pronti ad intervenire e a dire la loro, qualsiasi sia la discussione che si affronta. Accade anche per la bretella Agropoli – Eboli, di cui tanto si sta parlando in questi giorni. Sul caso è intervenuto il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Michela Cammarano.

Bretella Agropoli – Eboli, il pensiero di Cammarano (M5S)

L’esponente grillino sottolinea l’importanza dell’arteria ma ne critica i costi

“La Strada Statale 18 da Battipaglia ad Agropoli, durante il periodo estivo, non è in grado di reggere il peso dell’eccessivo traffico veicolare ma la soluzione alternativa prospettata dai tecnici Anas è totalmente avulsa dal contesto territoriale della Piana del Sele, con costi abnormi rispetto ai vantaggi che potrebbe apportare alla viabilità provinciale. Stiamo parlando di una vera autostrada di 30 km con 2 corsie per ordine di marcia, completamente soprelevata, con quattro svincoli, viadotti e gallerie che sorvolerà le serre della piana, l’alveo del fiume Sele, il comprensorio di Persano, terreni alluvionali, per poi ‘atterrare’ in prossimità del parco archeologico di Paestum. Tutto questo per costruire un tracciato per il 70% duplicato rispetto a quello attuale e che costerà ai cittadini ben 1,5 miliardi di euro, più di 30 milioni di euro a chilometro. Ogni chilometro costerà all’incirca quanto spende la Provincia di Salerno ogni anno per la viabilità di tutte le strade provinciali”.

Le alternative

Per il consigliere del Movimento 5 Stelle, presidente della Commissione Aree Interne della regione, bisogna trovare delle alternative all’attuale progetto della bretella Agropoli – Eboli.

“È doveroso riflettere su soluzioni alternative rispetto a nuove colate di cemento. Soluzioni che siano orientate ad una radicale rifunzionalizzazione della viabilità esistente e che rendano più sicuro e scorrevole il traffico veicolare senza stravolgere un intero comprensorio e penalizzare oltremodo le attività economiche a ridosso della SS18 attuale. Migliorare la viabilità e l’accessibilità turistica è un obiettivo senza dubbio meritevole, ma gli oltre 7000 km di strade della nostra provincia possono adempiere perfettamente al compito se adeguate periodicamente agli standard di sicurezza, ampliate dove possibile e manutenute tempestivamente. E con 1,5 miliardi di euro tutto ciò sarebbe possibile per moltissimi anni”.

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