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Cresce il risparmio degli italiani, ma resta alta la liquidità: +7,5% per i depositi

A cura di Redazione Infocilento Pubblicato il 10 Agosto 2020
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L’emergenza Covid-19 ha rivoluzionato molti aspetti della vita quotidiana, comportando spesso e volentieri cambiamenti drastici per diversi fattori. Solo in alcuni casi, al contrario, ha invece confermato con ancora più forza alcune tendenze già avviate in tempi pre-lockdown.

Un esempio di quanto appena detto è la tendenza ad accumulare liquidità degli italiani: per quanto riguarda l’aspetto finanziario, dunque, le famiglie riescono sì a risparmiare, ma preferiscono comunque tenere “parcheggiati” i propri risparmi sul conto corrente. Andiamo ad approfondire la situazione analizzando gli ultimi dati disponibili.

Risparmiati 34,4 miliardi di euro durante i 3 mesi di lockdown

A far luce sulla situazione italiana in ambito economico ci ha pensato Bankitalia che, nell’ultima comunicazione relativa a maggio 2020, ha mostrato come i depositi del settore privato siano aumentati del 7,5% su base annua. Inoltre, durante i mesi più duri dell’emergenza covid-19 (febbraio-aprile) la liquidità degli italiani è cresciuta di 34,4 miliardi di euro.

Queste cifre, che già sembrano molte alte, si vanno a sommare ai 121 miliardi di euro di liquidità che gli italiani hanno accumulato negli ultimi 3 anni, una cifra che, per fare un paragone, equivale a nove volte le risorse stanziate nel Piano Marshall.

Paura e incertezze legate alla delicata situazione economica e, recentemente, a quella sanitaria, frenano gli investimenti e una gestione più accurata delle risorse economiche che, nella maggior parte dei casi, rimangono ferme sui conti correnti subendo inevitabilmente l’effetto dell’inflazione e di altre spese che è bene approfondire.

I costi del denaro: l’indagine della Banca d’Italia e le alternative di investimento

Che gli italiani preferiscano la liquidità, come visto poco sopra, è dunque un dato di fatto. Tuttavia va detto che spesso vengono sottovalutati i costi di questa scelta, che vanno ad incidere sul valore del proprio denaro. Secondo alcune simulazioni in prospettiva, infatti, un deposito su conto corrente di 10mila euro lasciato fermo per 5 anni arriverebbe a perdere fino il 18% del proprio valore, arrivando così a circa 8.160 euro.

Va poi considerato che in questo modo si va anche a rinunciare a possibili rendimenti, non sottoponendo il proprio capitale ad alcun rischio. Oggi, infatti, esistono alcuni prodotti finanziari come ad esempio i conti deposito Santander , che consentono di beneficiare di un rendimento sulle somme versate (che siano esse vincolate o meno a seconda della formula selezionata), con il duplice vantaggio di affidarsi ad un gruppo bancario solido e di essere tutelati dal fondo FITD che garantisce i depositi fino a un massimo di 100.000 euro, per depositante per Istituto Bancario.

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