Attualità

Vallo Scalo e Ceraso salutano Francesco e Raffaele

Ieri le esequie dei due morti sulla Cilentana

Carmela Santi

4 Giugno 2019

E’ stato il giorno del dolore  a Vallo Scalo e Ceraso, per l’ultimo saluto a Francesco e Raffaele, le due vittime dell’incidente stradale avvenuto domenica sulla Cilentana. I funerali del 33enne e del 49enne, uniti in un atroce destino, si sono svolti contemporaneamente ieri alle 16.30. Nella Chiesa di Santa Chiara a Vallo Scalo l’addio a Francesco, nella Chiesa di San Nicola Bari di Ceraso i funerali di Raffaele.

Un pomeriggio di dolore per tutta la comunità Cilentana. Tantissime le persone che hanno raggiunto i due centri cilentani per unirsi al dolore della famiglia Merola e Vivone. Le due chiese troppo piccole per contenere il fiume di amici, familiari e conoscenti.

Raffale, un padre strappato per sempre all’amore della moglie e dei suoi quattro figli. Francesco un ragazzo nel pieno della sua vita. I loro destini si sono drammaticamente incrociati domenica mattina sulla Cilentana all’altezza di Perito. Uno scontro frontale che non ha lasciato scampo ad entrambi.

“Raffale era una brava persona – le parole di Don Antonio Greco parroco di Ceraso – era l’uomo del sorriso. Nonostante le sue preoccupazione di padre era sempre gentile con tutti. Un gran lavoratore, aveva educato i figli nella crescita”. Don Antonio ha lanciato poi un messaggio a tutti i ragazzi presenti “Guidiamo con prudenza, sulla Cilentana ci sono state già troppe vittime” quindi un invito alle istituzioni a mettere in sicurezza la strada che in molti tratti versa in condizioni disastrate.

“Occorrono interventi per renderla sicura – dice don Antonio – l’Anas ha iniziato ad intervenire ma ha trovato una strada in condizioni preoccupanti, mi raccomando – ribadisce Don Antonio – togliamo il piede dall’acceleratore”. Dinanzi alla Chiesa di Santa Chiara a Vallo Scalo c’erano tanti giovani ad attendere l’arrivo della salma di Francesco, indossavano tutti una maglietta bianca con la stampa di una foto del 33enne. All’uscita della bara il cielo si è colorato di bianco con centinaia di palloncini in volo.

“Lo sguardo verso l’alto una lacrima è un sorriso per te che voli in cielo …Checco” la frase riportata sullo striscione che gli amici hanno messo dinanzi alla Chiesa. “Viviamo “insieme” questo momento difficile – le parole di Don Salvatore Monterosso parroco di Vallo Scalo – ci dia consolazione e forza, il non saperci soli nel portare il dolore per la morte del nostro caro Francesco. È un momento difficile perché in questi giorni siamo stati devastati da sentimenti e pensieri contrastanti, dalle inevitabili domande, dai dubbi”. Don Salvatore ha invitato i giovani alla riflessione perché Francesco e Raffaele sono state solo le ultime vittime della Cilentana diventata un cimitero cilentano. Don Salvatore ha concluso nell’affidare gli amici di Francesco alla mamma e papa dello sfortunato 33enne, di stargli vicino quando i riflettori si spegneranno affinché possano trovare conforto nella loro solitudine”. Le vite di Francesco e Raffaele si sono intrecciate fatalmente domenica. Merola stava rientrando a casa a Vallo Scalo aveva trascorso la serata a Salerno con amici, Vivone, invece, stava iniziando una nuova giornata lavorativa. Uno dei due automobilisti, forse per una distrazione, un colpo di sonno o un sorpasso azzardato, ha invaso la corsia opposta rendendo inevitabile l’impatto”.

Il sostituto procuratore Luigi Spedaliere arrivato a Vallo da pochi giorni ha aperto un fascicolo di indagine. La famiglia Vivone ha nominato l’avvocato Vincenzo Cannavaccuilo.

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