Non una semplice riorganizzazione tra i banchi dell’assise cittadina, ma la genesi di un soggetto politico nuovo, ibrido, capace di muoversi su un doppio binario: quello istituzionale e quello sociale. È stato battezzato “Agropoli oltre Agropoli” il nuovo progetto che mira a ridisegnare gli equilibri politici locali, ponendosi come obiettivo il radicamento culturale e sociale sul territorio, ben oltre le mura del Palazzo di Città.
La composizione in Consiglio
Il “peso specifico” del nuovo gruppo in consiglio comunale è notevole. A formare la compagine istituzionale sono infatti figure di primo piano:
- Franco Di Biasi, attuale Presidente del Consiglio Comunale;
- Ubaldo Serra, che assumerà il ruolo di capogruppo consiliare;
- Gennaro Russo, consigliere comunale.
Un movimento oltre il municipio
La vera novità, tuttavia, risiede nella struttura esterna al consiglio. L’operatività del gruppo non si esaurirà nelle votazioni in aula, ma si estenderà alla società civile attraverso la figura di Francesco Barone. A lui è affidato il ruolo chiave di portavoce del movimento, con il compito di tessere le fila dell’azione politica “oltre le stanze del municipio”.
Le origini: dalle Regionali al progetto civico
La nascita di “Agropoli oltre Agropoli” non è un fulmine a ciel sereno, ma il frutto di un percorso maturato negli ultimi mesi. Le radici del progetto affondano nella recente campagna per le elezioni regionali, che ha visto questo gruppo di amministratori e cittadini compattarsi attorno alla candidatura di Federico Conte.
A spiegare la genesi e le finalità del movimento è lo stesso portavoce, Francesco Barone:
«Questo gruppo nasce come una decisione spontanea dopo le elezioni regionali. In quell’occasione tanti cittadini si sono uniti per sostenere l’elezione di Federico Conte. All’indomani del voto questo gruppo ha deciso di proseguire l’attività politica sul territorio, di darsi anche un’organizzazione affinché si possano abbracciare anche altri movimenti e altri comitati».
Il ruolo del portavoce
Barone ha tenuto a precisare la natura del suo incarico, sottolineando come la sua figura serva a dare voce a un’aggregazione più ampia, che trascende i singoli eletti:
«Non sono solo il portavoce del gruppo in consiglio comunale. La mia indicazione come portavoce è per un movimento più ampio che sta già lavorando sul territorio e che ha riconosciuto in me la persona adatta per portare pubblicamente le istanze del movimento».
Con queste premesse, “Agropoli oltre Agropoli” lancia la sua sfida: trasformare l’impegno elettorale in una presenza costante, culturale e sociale, per la città.