Cilento

Nasceva oggi Liborio Bonifacio il veterinario definito da tutti «l’uomo della speranza»

Ecco il suo legame con la città di Agropoli

Redazione Infocilento

28 Novembre 2022

Liborio Bonifacio

Liborio Bonifacio nacque il 28 novembre 1908 a Montallegro, nell’agrigentino, ma dopo essersi laureato in veterinaria all’Università di Perugia nel 1931 si trasferì ad Agropoli dove rimase fino alla morte.

«Le capre sono esenti da cancro», questa l’intuizione di Bonifacio nel 1965

La sua storia balzerà sotto i riflettori nel 1956. In una notte di inizio Ottobre, infatti, Bonifacio ebbe la sua intuizione più grande: le capre sono esenti da cancro e, pertanto, tale loro immunità con un siero opportunamente allestito potrebbe essere trasferita all’uomo.

Ma il problema, per Bonifacio, era da dove estrarre quella sostanza in grado di trasferire l’immunità della capra all’uomo. Indubbiamente doveva essere cercata a livello di un sistema o apparato che coinvolgesse tutto l’organismo dell’animale, non sapendo egli stesso quale fosse la causa di quella immunità naturale o acquisita.

Dopo giorni, mesi, di prove e riprove su cavie ed altri animali da esperimento (Bonifacio si era creato un vero e proprio laboratorio), decise di estrarlo dalle feci, all’interno dell’intestino dell’animale macellato. Questa fu l’intuizione e così nacque quello che poi venne definito impropriamente siero Bonifacio.

Liborio Bonifacio e il legame con Agropoli

La voce degli esperimenti di Bonifacio cominciò presto a spargersi ad Agropoli, destando la curiosità di qualche medico del luogo, che invitò lo stesso Bonifacio a presentare il suo prodotto ad alcuni specialisti di Salerno: era il 1954, anno della prima cocente delusione. Il direttore della Scuola di Ostetricia di Salerno, dopo esperienze positive su cavie prima e su pazienti poi, cercando di trarne il massimo vantaggio, chiese a Bonifacio la formula del siero, pena la comunicazione di dati negativi al Ministero della Sanità! Bonifacio, avvertito in tempo delle intenzioni poco oneste di detto professore, rifiutò di dare la formula.

Ormai si era però innescato un meccanismo a macchia d’olio, per cui la notizia degli esperimenti portati a termine alla Scuola di Ostetricia di Salerno, aveva varcato i confini della città, della provincia, della regione. Bonifacio era ormai noto alla stragrande maggioranza degli italiani. Cominciarono i primi lunghi pellegrinaggi ad Agropoli, alla ricerca del siero della speranza, la gente faceva ore di fila, le distribuzioni dell’anticancro si susseguivano a ritmo incessante, frenetico, le richieste divennero migliaia, i medici attestavano i miglioramenti su pazienti ormai votati a sicura morte.

Nonostante tutto questo, si era così giunti al 1969, dei santoni della medicina ufficiale nessun segno, ma ancora più delittuoso era il silenzio di coloro che avevano l’obbligo di salvaguardare la salute pubblica, ovvero ministri, sottosegretari, direttori generali, insomma i facenti parte di quel carrozzone definito Ministero della Sanità. “Niente. Non si mosse niente”. Ma ecco la svolta decisiva: il giornale Epoca, nella sua rubrica Storie impossibili, cominciò ad interessarsi della vicenda, pubblicò una lunga serie di articoli, portando testimonianze dirette, documentando i buoni risultati ottenuti con il siero, aiutando Bonifacio a creare un nuovo laboratorio per la produzione, essendo divenuta la richiesta sempre più pressante e continua, non solo dall’Italia, ma anche dall’estero.

Fu così che l’allora Ministro della Sanità, Camillo Ripamonti, il 31 luglio 1969, comunicò ad Epoca, con una lettera aperta, la decisione di aprire il “caso Bonifacio”, affidando l’esame preliminare sui fondamenti scientifici del metodo di cura al Prof. Valdoni, per poi eventualmente sperimentare il preparato negli Istituti Nazionali per il Cancro di Milano, Napoli e Roma, nonché presso l’Istituto di Oncologia dell’Ospedale Maggiore S. Giovanni Battista di Torino.
L’11 agosto 1969, Bonifacio si incontrò con il prof. Valdoni.

A settembre Bonifacio consegnò il prodotto all’Istituto Superiore di Sanità, per le prove batteriologiche e di tossicità. Improvvisamente il voltafaccia: i direttori dei quattro centri tumori si riunirono e decisero di ridurre gli esperimenti ad un solo Istituto, quello di Roma, mentre il prof. Valdoni veniva totalmente estromesso dalla questione, ed il Ministro emanava il seguente decreto:

“Per la vasta risonanza suscitata nella pubblica opinione dalle notizie, largamente diffuse dalla stampa d’informazione, concernenti le asserite proprietà antitumorali di un prodotto biologico di provenienza animale, preparato dal veterinario dottor Liborio Bonifacio. Visto l’esito favorevole delle indagini espletate dall’Istituto Superiore di Sanità in merito alla innocuità e sterilità del prodotto e tenendo presente l’opportunità di promuovere una approfondita sperimentazione del prodotto anche sul piano clinico, allo scopo di acquistare ogni più utile elemento di giudizio.

Così, tra le proteste generali, ebbe inizio quella che fu da tutti definita la “sperimentazione burla” del siero. Infatti, il 29 maggio 1970, dopo appena 16 giorni di sperimentazioni cliniche e su soli otto pazienti, la Commissione Bucalossi assegnava al Ministro il vile verdetto: “L’anticancro Bonifacio è dichiarato inefficace. Non cura i tumori e non ha alcuna azione sulla loro sintomatologia”.
Perché tanta fretta a chiudere la sperimentazione dopo appena 16 giorni e non dopo i sei mesi previsti dal decreto ministeriale? Perché su soli otto pazienti e tutti in fase preagonica?
Bonifacio si pose tutti questi interrogativi e con lui migliaia di persone. Bonifacio, sdegnato, si ritirò ad Agropoli, cercando di dimenticare tutta la vicenda, che gli aveva solo procurato un’infinità di amarezze e delusioni. Morì ad Agropoli il 17 marzo 1983.

Di recente alcuni studiosi hanno rivalutato la sua cura ma la medicina ufficiale non ha mai accettato ulteriore sperimentazioni.

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

San Giovanni a Piro: una marcia per la Pace per dire “Stop al genocidio a Gaza”

Cittadini, rappresentanti delle istituzioni, Sindaci, attivisti, associazioni e rappresentanti del mondo scolastico, tutti presenti per una marcia silenziosa

Ascea in lutto per la morte del piccolo Francesco Pio

Aveva soltanto nove anni. Lutto nella comunità cilentana

Atena Lucana in festa per il Santo patrono, San Ciro. Ecco la storia del miracolo

Quel miracolo segnò profondamente la comunità di Atena Lucana, rafforzando il legame con San Ciro, che fu poi eletto patrono della città

Agropoli: coppia investita sul lungomare da uno scooter

È successo questo pomeriggio. Per due coniugi necessario il trasporto in ospedale

Ernesto Rocco

18/05/2025

Ogliastro Cilento: un progetto per la l’adeguamento dell’edificio scolastico

Il Comune è risultato beneficiario di un contributo di 100 mila euro da destinare alla progettazione per i lavori al plesso scolastico

Antonio Pagano

18/05/2025

Palinuro: tanti autori e talk per la quinta edizione di “Letto in Piazza”, ecco gli ospiti

Si comincia il 31 maggio con il libro scritto a 4 mani da Cristiano Barbarossa e Fulvio Benelli dal titolo "C'ero una volta"

Vallo della Lucania, danno erariale per revoca illegittima: condannato l’ex vicesindaco

Contestata la revoca di un nulla osta concesso a un dipendente comunale per la prosecuzione di un incarico presso il Piano di Zona S7

Chiara Esposito

18/05/2025

Marina di Camerota, si ferisce a bordo di una barca a vela: paura per un 71enne

Il 71enne sembra abbia riportato un trauma cranico ma non sarebbe in pericolo di vita

Alfano: Comune punta a riqualificare il centro storico, ecco i progetti

Ente partecipa al Bando pubblico della Presidenza del Consiglio per la selezione di piani di sviluppo in aree dismesse o in disuso

Antonio Pagano

18/05/2025

Agropoli: protocollo d’intesa con la Provincia di Salerno per interventi sulla viabilità ciclabile

L'intervento rientra nel Masterplan Salerno Sud e prevede il potenziamento della pista ciclabile Agropoli Castellabate

Antonio Pagano

18/05/2025

Roccadaspide: fondi in arrivo per interventi all’ impianto sportivo “Principe Filomarino”

Il progetto prevede principalmente interventi di rigenerazione e riqualificazione dell'impianto sportivo sito in loc. San Paolo

Antonio Pagano

18/05/2025

Omignano: ordinanza per prevenire il rischio incendi

Il provvedimento è in vigore dal 15 giugno al 30 settembre 2025. Previste sanzioni per i trasgressori

Antonio Pagano

18/05/2025

Torna alla home