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Cilento, radiografia dall’alto alla ricerca di rifiuti pericolosi

L'annuncio del Ministero dell'Ambiente. Intanto il Comune di Salento ribadisce il proprio "no" all'impianto rifiuti a Castelnuovo

A cura di Fiorenza Di Palma
Pubblicato il 2 Settembre 2020
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Uno screening per individuare rifiuti interrati nel Cilento. Sarà effettuato grazie ad un elicottero attrezzato per il rilevamento di fonti radioattive e di rifiuti pericolosi. L’intervento è stato richiesto dal ministro dell’ambiente, Sergio Costa, dopo il rinvenimento di rifiuti pericolosi interrati in località Piana del comune di Salento. Ma l’obiettivo è andare anche oltre, mappando l’intero territorio che sarà sottoposto ad una radiografia dal cielo con georadar e magnetometri che consentirà di scovare fusti e materiali ferrosi sospetti.

«Gli strumenti che verranno utilizzati – spiegano dal Ministero – sono in grado di individuare con precisione le masse metalliche nel terreno, e si riesce in alcuni casi anche a determinarne la forma e la dimensione».

Ecco la lista dei comuni da sorvolare stilata dal senatore del Movimento 5 Stelle Francesco Castiello: Salento, Omignano (capoluogo e frazione Omignano Scalo), Castelnuovo Cilento (capoluogo e frazione Velina), Casal Velino, Ceraso, Rofrano, Prignano Cilento, Perito, Pisciotta, Ascea, Centola (capoluogo e frazione Foria), Piaggine (località Valli e località Spineto) e Laurino (località Valle di Pruno). E naturalmente ispezioni aeree anche lungo la strada “Cilentana” e sulla diga dell’Alento.

Intanto il Comune di Salento continua a manifestare il suo dissenso alla realizzazione di un impianto di compostaggio nel vicino Comune di Castelnuovo Cilento. Già nel marzo dello scorso anno l’Ente si era espresso con una delibera approvata all’unanimità contro l’impianto chiedendo alle autorità regionali un incontro. Richiesta, questa, che non ha avuto esito. Il Comune, inoltre si è visto respingere le proprie osservazioni dallo staff di Valutazione ambientale della Regione. Ma l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gabriele De Marco non si arrende e chiede nuovamente la sospensione dell’iter per realizzare l’impianto e un incontro istituzionale sul tema.

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