In occasione della dodicesima edizione di “One Billion Rising”, il movimento internazionale contro la violenza sulle donne tornerà nelle piazze di 200 Paesi. Fondato nel 2013 dalla drammaturga Eve Ensler, autrice de I monologhi della vagina, l’evento si ripete ogni anno come atto simbolico di resistenza e denuncia. Anche quest’anno, il Centro Antiviolenza Aretusa del Consorzio Sociale S10, gestito dall’Associazione Differenza Donna, porterà l’iniziativa nel Vallo di Diano.
Il programma
In collaborazione con gli studenti dell’I.S.S. “Pomponio Leto”, il Centro sarà presente a Teggiano, in Piazza Municipio, per ballare sulle note di “Break the Chain” e sensibilizzare contro tutte le forme di violenza: sessuale, fisica, razziale, economica, politica, socio-culturale e ideologica. L’obiettivo è liberare le donne – cisgender, transgender e con identità fluide – da ogni forma di abuso, e denunciare fenomeni come lo stupro, l’incesto, le molestie sessuali, le mutilazioni genitali femminili, il traffico di esseri umani, il matrimonio infantile, il femminicidio e molte altre forme di oppressione.
L’obiettivo
L’evento vedrà la partecipazione degli studenti e delle studentesse dell’Istituto ‘Pomponio Leto’ di Teggiano, con la collaborazione di Maria Gabriella Severino della scuola di danza NEW Dance all Dance Ballet Studio di Sala Consilina e di Antonia D’Elia della Palestra Salus di Teggiano. “ONE BILLION RISING” è diventato un movimento globale che dal 2013 invita persone da tutto il mondo, in particolare donne e bambine, a unirsi con la danza come atto liberatorio contro la violenza. L’invito è aperto a tutti, con il requisito simbolico di indossare abiti rossi e neri, i colori del movimento