Giungano, torna la Festa dell’Antica Pizza Cilentana
Giungano. A grande richiesta torna la Festa dell’Antica Pizza Cilentana, ecco tutti i dettagli
Capaccio, ecco gli appuntamenti estivi targati Pro Loco
L'estate capaccese si arricchisce di nuovi eventi grazie alla Pro Loco Capaccio Paestum che ha organizzato una serie di appuntamenti nei giardini di Capaccio Capoluogo.
Al via la terza edizione della kermesse musicale firmata Cilento Outlet Village
EBOLI. Giunta alla III edizione, la kermesse musicale estiva firmata Cilento Outlet Village ‐ parte del Gruppo Irgenre – regalerà un ricco calendario di appuntamenti per tutta la famiglia. […]
Ad Agropoli si legge per crescere
AGROPOLI. “Leggere per Crescere” è l’iniziativa voluta dall’amministrazione comunale che andrà in scena sabato 9 maggio alle ore 16 presso la Sala dei Francesi del Castello Angioino Aragonese.
Sala Consilina, San Michele Arcangelo. L’affresco miracoloso a 300 anni di distanza: 1715-2015
Secondo la tradizione, dalla spaccatura dell’affresco posto nel nucleo originale del Santuario, situato a ridosso della cittadina di Sala Consilina, sgorgò un liquido miracoloso. Era il 17 Maggio del 1715. L’evento, unito alla già grande devozione praticata verso l’Arcangelo, portò la comunità ad erigere San Michele come patrono della città, fino ad allora posta sotto la protezione spirituale di San Biagio. La lunga Estate di San Michele. In passato, i primi di Maggio, i fedeli si adoperavano per ripristinare il sentiero che congiunge l’abitato al Santuario, al fine di garantire il passaggio dei pellegrini in occasione della salita sul monte, fissata per il giorno 8. Oggi, il 3 Maggio, si traduce nella consuetudine di portare al Santuario la “Croce”. Nel frattempo, il novenario anticipa la ricorrenza. Ha inizio così una lunga tradizione che, dalla tarda Primavera, attraverserà tutta l’Estate, fino ai primi lumi dell’Autunno. Il giorno 8 una affollata processione accompagna la statua di San Michele al santuario, dove dimorerà fino al 29 settembre, giorno in cui avviene il percorso inverso, riaffidando l’Arcangelo alla comunità parrocchiale. “Lu cindu”. Raggiunto il Santuario, si apre con solennità, la “stagione di San Michele”. Un nuovo novenario sarà portato avanti fino al giorno 17, quando al complesso di San Michele giunge il caratteristico “cindu” (centà devozionale torriforme), un tempo accompagnato da specifici rituali, oggi ridimensionati nelle sole forme centrali. Sopravvive l’usanza, consuetudine special modo dei santuari mariani, di far compiere alla “centà” tre giri, in questo caso introno alla cappella originale prima di farvi il suo ingresso. L’ultimo giro si conclude con il distaccamento del “cirinu” dalla “centà” che sarà predisposto intorno all’edificio, potando a compimento l’ultima parte del rituale. Terminata questa fase, legata ad antiche usanze del passato, il “cirinu” suddiviso in piccole parti, sarà distribuito ai fedeli, che lo custodiranno come “protezione” contro le intemperie.