Concessioni balneari: intervista a due imprenditori capaccesi | VIDEO

Paola Desiderio

CAPACCIO PAESTUM. Sono circa 27mila le concessioni balneari in Italia per un totale di 19,2 milioni di metri quadrati di spiaggia e un incasso per lo Stato di 103 milioni di euro. Ma dal 1 gennaio 2024 dovrà tutto cambiare, in virtù principalmente del libero mercato.

La Commissione europea dal 2009 sta chiedendo, a furia di moratorie e di infrazioni, che le spiagge siano messe a bando internazionale, rispetto al “tacito rinnovo” a lungo adottato nel nostro Paese e alla mancanza di concessioni per concorso.

A mettere fine alla continua dilazione delle concessioni (l’ultima con la Legge di Bilancio 2018 che le aveva prorogate al 2034) è stato il Consiglio di Stato, che ne ha fissato la scadenza al 31 dicembre 2023. Avvicinandosi quella data, la questione diventerà sempre più esplosiva: ci sono almeno 27mila famiglie – ma in realtà sono molte di più coinvolte nei contratti – che rischiano di vedere scomparire da un giorno all’altro il proprio business, che complessivamente è stimato in non meno di due miliardi di euro, di cui lo Stato riceve appena il 5 per cento.

Abbiamo parlato della questione con Pasquale Senatore, titolare del Lido Conchiglia (componente del direttivo dell’associazione aMare Paestum) e Ruggiero Marino, titolare del Lido Molo Sirena e presidente dell’associazione aMare Paestum.

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