La Campania da oggi è zona arancione. Dopo un lungo periodo trascorso in zona gialla, l’aumento di contagi e ricoveri ha portato la Regione nella fascia di rischio-medio. Nuove restrizioni da rispettare sul territorio che riguardano soprattutto gli spostamenti e le attività di bar e ristoranti. Ecco un vademecum delle regole per la zona arancione.
Stop alle uscite fuori comune: la mobilità entro i confini del proprio comune, o, nel caso dei residenti nei centri che contano meno di 5mila abitanti, entro 30 chilometri di distanza (anche fuori provincia o fuori regione ma con l’esclusione del proprio capoluogo), resta libera tra le 5 e le 22, mentre per spostarsi nella notte servirà autocertificare comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Le visite ad amici e parenti: sempre fatto salvo il coprifuoco, sono consentite solo all’interno del proprio comune le visite a parenti e amici una sola volta al giorno, per un massimo di due persone di età superiore ai 14 anni oltre a quelle residenti nell’abitazione di destinazione, ma senza restrizioni per gli under 14 e le persone disabili o non autosufficienti conviventi con i visitatori.
Le seconde case: la mobilità tra regioni, anche in zona gialla, resta vietata fino al 25 febbraio. Ma è confermata la possibilità – anche per chi viene da zone arancioni o rosse – di andare nella propria seconda casa anche se è fuori regione. Ma possono spostarsi solo i membri della famiglia (vietato ospitare amici e parenti che abitano stabilmente in altre case). Inoltre sono vietati gli affitti brevi: l’atto di proprietà e il contratto d’affitto della seconda casa deve essere antecedente al 14 gennaio 2021.
Bar, pasticcerie, gelaterie e ristoranti non possono ospitare clienti se non per il tempo necessario al ritiro dei prodotti d’asporto, possibile senza restrizioni dalle 5 alle 18 e, fino alle 22, solo per le attività diverse dai bar non provvisti di cucina e dai commercianti al dettaglio di bevande.
La consegna di cibo a domicilio per i ristoranti, invece, è libera da limiti di orario, anche fuori comune, mentre possono restare aperti dopo le 18 gli esercizi che vendono cibi e bevande attivi nelle aree di servizio e rifornimento carburante delle autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.
I negozi restano tutti aperti, ma nei giorni festivi e prefestivi sono chiusi i centri commerciali. Nel fine settimana, dunque, sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Resta consentito, previa prenotazione telefonica di un appuntamento, l’espletamento delle pratiche amministrative che richiedono la presenza materiale del cittadino presso un ufficio o sportello pubblico.
Chiudono al pubblico musei che in zona gialla erano aperti durante i giorni festivi. Restano chiusi, ovviamente, cinema, teatri e centri ricreativi, mentre resta possibile sfruttare gli spazi di teatri e cinema per trasmettere spettacoli in streaming.
Nessuna limitazione, invece, per cerimonie religiose e funerali, ai quali si può partecipare nel rispetto delle norme sul distanziamento e sull’uso delle mascherine, come nel caso delle manifestazioni, possibili in forma ‘statica’ e distanziata.
Lo sport, come tutto il resto, è consentito solo all’interno del proprio comune. Sono sospesi gli incontri di sport di contatto per gli amatori e le attività motorie da praticare in piscine e palestre, salvo quelle strettamente legate a riabilitazione medica, mentre restano consentite, pur senza pubblico, le manifestazioni sportive professionistiche e l’attività venatoria. Si potrà, però, svolgere attività motoria individuale all’interno del comune, rispettando il distanziamento.
Quando si può uscire dal proprio comune: è consentito solo per svolgere attività fisica che non è possibile fare nel proprio comune. Ad esempio, per raggiungere un campo da tennis se nel proprio comune non è presente. Ma in nessun caso si può uscire dalla propria regione. Rimangono comunque chiuse palestre e piscine.