AGROPOLI. Ad uscire da quel buio che non gli consentiva più di credere che nella sua vita potesse tornare un poā di serenitĆ , ci aveva provato. Aveva accettato di affidarsi alle cure di persone esperte e forse, aveva anche creduto di potercela fare a superare quel male interiore che si portava dentro da tempo. Ma non ĆØ stato cosƬ: sabato mattina, Vincenzo Russo, si ĆØ lasciato cadere nel vuoto dalla sua abitazione al terzo piano di un palazzo in viale Lombardia. Poco prima delle 12 i vicini hanno sentito il rumore agghiacciante dellāimpatto col suolo. Sono accorsi, era ancora vivo. Hanno allertato la centrale operativa del 118. Quando ĆØ arrivata lāambulanza rianimativa della Croce Gialla, pochi minuti dopo, dallāospedale di Agropoli, nonostante le sue condizioni apparissero molto gravi, il cuore batteva ancora.
Cāera ancora un filo di speranza a cui aggrapparsi. Lāambulanza lo ha portato allāospedale San Luca di Vallo della Lucania dal quale, nel pomeriggio, ĆØ stato trasferito al Cardarelli di Napoli, dovāĆØ stato sottoposto a un intervento chirurgico. Quel filo di speranza si ĆØ spezzato poco prima di mezzanotte, quando il suo cuore si ĆØ fermato per sempre.
La tragica notizia della sua scomparsa si ĆØ sparsa per Agropoli fin dalle prime ore del mattino di ieri. Al risveglio i cittadini hanno trovato quella notizia che speravano non arrivasse mai. Vincenzo, 36 anni e una laurea in giurisprudenza, non era stato più lo stesso dalla morte di entrambi i genitori, avvenuta a poco tempo di distanza lāuna dallāaltra. Il padre Pasquale era un avvocato molto noto e apprezzato in cittĆ . E anche Vincenzo era conosciuto soprattutto nel mondo del calcio locale di cui era grande appassionato. Tanto che collaborava anche allāorganizzazione del torneo internazionale per i ragazzi che si svolge ogni anno in primavera.
Nonostante la sorella, con cui viveva, i parenti e gli amici, avessero cercato in tutti i modi di sostenerlo e aiutarlo, Vincenzo, che giĆ in passato aveva tentato di togliersi la vita, non era riuscito a liberarsi dal suo male oscuro. Quel male che nellāultimo periodo gli aveva tolto nuovamente la speranza nel futuro. Per un periodo era stato anche in un centro per farsi aiutare. Ma poi il male ĆØ tornato. Serio e socievole, benvoluto da tutti, la sua morte ha gettato nello sconforto lāintera comunitĆ e i tanti amici che aveva incontrato nel corso della sua vita e che forse avrebbero voluto fare qualcosa di più per impedire il suo gesto. In tanti hanno espresso, attraverso i social, messaggi di ricordo e di cordoglio. Striscioni sono stati affissi in più punti della cittĆ . Questo pomeriggio le esequie, presso il cimitero di Agropoli.