Sono, da sempre, gli annunciatori del Natale, con i loro strumenti di antica manifattura, con le loro melodie natalizie, le più autentiche e tradizionali, infondono nelle strade la magia e l’atmosfera del Natale; sembrano instancabili, percorrono chilometri e chilometri per bussare a tutte le porte, custodi di una tradizione secolare che continua ad emozionare e a riscaldare i cuori: sono gli zampognari che, in questo periodo, anche nel Cilento, tornano ad attraversare borghi, paesi e città con il suono inconfondibile della zampogna e della ciaramella.
Una tradizione radicata nel tempo
A Roccadaspide, nel cuore del Cilento, le telecamere e i microfoni di InfoCilento hanno raggiunto lo zampognaro Luigi Vigorito, di Piaggine che, accompagnato dalla ciaramella di Francesco Vairo, ha raccontato le motivazioni che spingono a tenere viva una tradizione così radicata e sentita. La zampogna si costruisce a mano, la sacca della zampogna è fatta con pelle di capra, e non è solo uno strumento musicale, ma il simbolo della cultura pastorale e del rito natalizio.
Il commento
“Chi, come noi, porta avanti la tradizione degli zampognari, lo fa perché avverte una magia antica dentro e vuole tramandare un mestiere che arriva da lontano e resta ricco di storia e di vita” ha fatto sapere, tra le altre cose, Vigorito. Sono i suoni dei ricordi e della ruralità, quelli della zampogna e della ciaramella, suoni che resistono al tempo.