La città di Eboli è sotto la lente d’ingrandimento dopo l’approvazione del rendiconto di gestione 2024 da parte del Consiglio Comunale lo scorso 19 giugno. I numeri presentati dall’assessore al bilancio, sebbene dettagliati, sollevano interrogativi significativi sull’efficienza amministrativa e sulla reale capacità di riscossione dell’ente. A esplicitare critiche è Sinistra Italiana
Avanzo di Amministrazione: cifre e reale disponibilità
Il rendiconto evidenzia un avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2024 pari a € 43.623.190,53. Tuttavia, evidenzia il gruppo politico, solo € 29.304,06 risultano essere effettivamente disponibili. La maggior parte dell’avanzo è, infatti, accantonata o vincolata: 22,4 milioni di euro sono destinati al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità a causa delle difficoltà del Comune nell’incassare i crediti, 2,3 milioni di euro sono bloccati per contenziosi, 796 mila euro coprono perdite in partecipate come il Consorzio Farmaceutico, e 16 milioni di euro sono vincolati da specifiche norme o progetti, si legge in una nota.
Gestione dei crediti: un divario preoccupante
La gestione dei residui attivi, ovvero i crediti del Comune, rivelerebbe inoltre una notevole discrepanza tra quanto accertato e quanto effettivamente incassato. I residui attivi complessivi al 31 dicembre 2024 ammontano a € 53.601.125,18. Un caso emblematico è quello della Tari: nel 2024 sono stati accertati € 8.403.806,7 ma riscossi solo € 3.544.968,13, pari appena al 42%. Ancora più critica la situazione del recupero dell’evasione Tari, stimata in € 277.004,91 ma incassata per soli € 100.366,13, il 36,23%. I residui attivi Tari al 31 dicembre 2024 ammontano a € 15.372.420,60, di cui oltre 10 milioni relativi ad anni precedenti, con soli € 1.780.903,95 riscossi nel 2024, un mero 11,55%.
Questi dati indicano chiaramente che “il Comune ha difficoltà nella riscossione. L’evasione resta alta e a pagare sono sempre gli stessi. È un sistema fiscalmente ingiusto e socialmente insostenibile”, come sottolineato da Sinistra Italiana Eboli.
Esternalizzazione della riscossione e opere pubbliche
Nonostante l’approvazione di un atto di indirizzo per esternalizzare il servizio di riscossione, mirato a migliorarne l’efficienza, l’avviso di gara per l’affidamento del servizio non è ancora stato pubblicato. Questo ritardo “alimenta incertezze sull’effettiva volontà dell’Amministrazione di attuare quanto deliberato”.
Anche sul fronte delle opere pubbliche, la differenza tra programmazione e realizzazione è significativa. Nel 2024, gli impegni in conto capitale ammontavano a € 10.226.157,57, ma i pagamenti effettivi si sono fermati a € 2.845.861,19, lasciando oltre 7,3 milioni di euro non spesi. Ciò denota una “città amministrata senza direzione, senza capacità di esecuzione, senza visione”, incapace di rispondere alle esigenze di scuole, strade, spazi pubblici e rigenerazione urbana.
Le Richieste di Sinistra Italiana Eboli
Sinistra Italiana Eboli, pur non avendo rappresentanza nel Consiglio Comunale, ha espresso una ferma posizione. Il circolo territoriale di Eboli chiede “più giustizia fiscale e lotta concreta all’evasione”, “investimenti veri per i quartieri e i servizi pubblici” e “un bilancio che metta al centro le persone, non solo le regole contabili”. La riflessione finale è perentoria: “amministrare senza coraggio è inutile”.