La Giunta Comunale di Agropoli ha deliberato, nei mesi di marzo e aprile, la proroga delle concessioni balneari fino al 30 ottobre 2025. La decisione è stata motivata con l’esigenza di “garantire la prosecuzione della stagione estiva ed evitare che il demanio resti inutilizzato e incustodito”. Una scelta che ha subito suscitato reazioni. L’associazione Mare Libero ha formalmente diffidato il Comune, ricordando che le concessioni balneari sono da ritenersi definitivamente scadute il 31 dicembre 2023, come stabilito dalla normativa vigente.
I dubbi sollevati da MareLibero
“Il nodo sollevato riguarda soprattutto l’inerzia dell’Amministrazione, che in oltre due anni non ha provveduto a bandire le gare necessarie per l’assegnazione delle concessioni. Un’occasione mancata, secondo l’associazione, per garantire trasparenza e offrire pari opportunità ad altri imprenditori del settore. Ulteriori perplessità emergono sulla mancata consultazione delle associazioni ambientaliste e dei comitati civici, che secondo quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale dovrebbero essere coinvolti nella definizione del nuovo piano spiagge — documento propedeutico alla pubblicazione dei bandi.
“Il Comune ha il dovere di garantire la massima trasparenza,” afferma Mare Libero, rendendo pubblico quante e quali aree del demanio marittimo saranno oggetto di futura concessione.”
L’associazione infine ricorda ai cittadini di Agropoli che le spiagge sono un bene pubblico: in assenza di concessioni regolari, non rimangono abbandonate, ma tornano nella piena disponibilità dei cittadini, che possono goderne liberamente”.