Un’interrogazione per chiedere lumi sull’affidamento dei cani randagi ad Agropoli. A presentarla è il consigliere comunale Raffaele Pesce.
Nell’agosto scorso, infatti, il comune cilentano finì sotto i riflettori della Lega Nazionale Protezione Cani e Assocanili Campania che proposero ricorso al Tar contro l’affidamento definitivo dei cani.
«Questa tratta di cani evidenzia la totale indifferenza dei comuni cilentani nei confronti dei randagi accalappiati sul territorio – accusarono gli animalisti – I Comuni hanno l’obbligo di vigilare sui canili a cui affidano i propri cani ed incentivare le adozioni e invece risolvono il problema vendendo i randagi».
81 i cani che il Comune di Agropoli aveva scelto di affidare, per un costo complessivo per il ricovero di 160mila euro.
Dopo le contestazioni e il conseguente ricorso, l’Ente annullò gli atti del contratto di affidamento.
Alla luce di ciò Pesce chiede lumi sulla vicenda e in particolare «Se e con quale atto amministrativo è stata affidata la custodia dei cani del Comune di Agropoli data data di annullamento atti all’attualità del numero di cani in custodia. Se è stata avviata una nuova gara di affidamento dei cani in custodia».
Di qui la richiesta di relazionare sul caso.