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Dalla Fondazione Vassallo una proposta di legge al Presidente Conte per combattere il dissesto idrogeologico

A cura di Redazione Infocilento
Pubblicato il 2 Dicembre 2022
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Dario Vassallo

Gli eventi calamitosi, sempre più ricorrenti nel Paese, che si sono abbattuti anche sulla Regione Campania, il Cilento e Ischia in particolare, hanno posto all’attenzione della Nazione un’allarmante presa di coscienza e l’obbligo, per la politica, di intervenire, con somma urgenza, su una problematica che ha inciso pesantemente sulla stabilità idrogeologica del territorio italiano e sulle condizioni di vita dell’uomo nei luoghi indicati da tempo come “gravemente a rischio” sulle carte. 

La Fondazione partendo dall’idea di Angelo Vassallo, trasferita e modulata in tutti gli atti della sua vita politica, ritiene che il territorio, l’ambiente di vita e di azione dell’uomo debba restare fuori dallo schema del potere politico.

La proposta consegnata al Presidente Conte

Creazione di una cartografia idrogeologica, sismica e di rischio, di cui lo Stato cura e dispone con le sue strutture l’aggiornamento, costituisce documentazione di vincolo obbligatorio ai fini di qualsiasi intervento territoriale, pubblico e privato. I Comuni e gli Enti delegati per singola materia, sono tenuti a disporre, al primo punto del provvedimento di autorizzazione e/ o titolo abilitativo edilizio l’obbligo della prescrizione sismica, idrogeologica, condizionandone la validità a seguito di controlli tecnici asseverati.

Lo Stato istituisce l’Agenzia Nazionale Antiabusivismo Edilizio, centrale e ne dispone l’istituzione regionale e provinciale. L’Agenzia ha compiti di controllo, certificazione e di repressione dell’attività edilizia sul territorio nazionale. L’Agenzia è organizzata, diretta e gestita da personale tecnico, non di nomina politica, in rapporto funzionale esclusivo con la Procura della Repubblica di competenza territoriale, la quale ne dispone secondo legge.

Il commento dalla Fondazione Vassallo

«Chiediamo, inoltre, allo Stato di divulgare le informazioni scientifiche dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), che è Ente pubblico di ricerca. In particolare, è necessario istituzionalizzare corsi di formazione didattica a partire dalle scuole medie, circa le tematiche legate ai cambiamenti climatici e al dissesto idrogeologico, nonché all’uso consapevole del territorio e alla preservazione dell’ambiente in cui si vive. Stimolare la conoscenza, significa imporre modelli di sviluppo consapevoli. Ridurre il consumo di suolo significa ridurre gli effetti delle “bombe d’acqua”», prosegue la Fondazione Vassallo.

«Attualmente la vigente normativa nazionale in materia è ferma nelle carte nazionali e regionali, più o meno aggiornate. Lo stato idrogeologico per impegno e responsabilità a livello centrale esiste, forse non aggiornato. Le Regioni sono ferme agli ambiti di qualche tempo addietro, rispolverandole ad ogni accadimento, mentre gli abusi continuano senza sosta e senza controlli. Nelle sanatorie e condoni gli obblighi si limitano al richiamo generico senza certificati controlli sia negli interventi pubblici che privati. I provvedimenti di autorizzazione sono rimasti nella sfera di influenza e controllo politico, con invasione di potere sulle pratiche e sul territorio».

«Il cambiamento climatico ci porterà a rivedere il sistema idrografico ambientale. Sotto il profilo urbanistico, è indispensabile disporre nei Puc l’obbligo del Piano Idrografico per il rilascio delle concessioni edilizie – conclude la Fondazione – Solo così fermeremo le speculazioni edilizie». 

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