CAPACCIO PAESTUM. Riceviamo e pubblichiamo, di seguito, la nota dall’Associazione ‘Verso la Vita’ di Capaccio Paestum, presieduta da Fausto Sabia, che nei giorni scorsi ha provveduto ad aiutare un’anziana del posto in difficoltà.
La “bella persona” in foto si chiama Giovanna, alias in dialetto locale “Giuannina”: purtroppo ha perso il suo compagno di vita da circa un anno… sì, la stessa persona con la quale la signora per diversi anni, con la sua vecchia Panda rossa raggiungeva puntuale la nostra struttura caritativa, se pur lui stava al lato passeggeri, perché impossibilitato a muoversi in autonomia, per ritirare beni alimentari AGEA-FEAD, e non solo, destinati a lei. ‘Verso la Vita’, dal 1996 ad ottobre 2018, ha sempre cercato di rispondere alla domanda di aiuto di soggetti con problemi di dipendenze, tra cui anche tante persone indigenti, bisognose, insomma povere materialmente, o secondo l’ISEE, ma molto ricche di quei beni e valori sempre più rari come l’onestà, la semplicità, la legalità, l’esempio e la solidarietà, alle quali la grande e bellissima famiglia del Banco Alimentare Campania-Fisciano, che il direttore Tuorto Roberto dirige egregiamente, ha sempre fatto pervenire attraverso Parrocchie, Protezione Civile, Servizi Sociali degli Enti Locali aderenti, o diverse strutture caritative come appunto ‘Verso La Vita’, sostenuta anche dalla generosità di imprenditori locali e nazionali
Purtroppo la nostra Associazione, dopo un quarto di secolo di impegno concreto a favore di esseri umani in difficoltà, è stata costretta a fermarsi affogando nella crisi della crisi, con seri disagi economici e crollo di risorse umane, volontarie e non. Di conseguenza, improvvisamente, il sottoscritto si è sono trovato costretto a mantenere gli ultimi impegni presi con le 15 persone accolte nel 2018 ed il Servizio Dipendenze delle varie Asl della Regione Campania, provando a salvaguardare ogni piccolo bene materiale che c’era in struttura… per poi sentirmi profondamente solo, contattato solamente da qualche fornitore che doveva, in qualche modo, farsi pagare.
Quindi, da ottobre 2018, ancora una volta nella mia vita, mi sono trovato solo con la mia totale disperazione: all’inizio sembrava totale, poi, chiudendomi in casa con mia moglie e i miei tre angeli, i miei cari figli, ho iniziato una sorta di quarantena volontaria, trovandola molto simile alla stessa che ebbi la grande fortuna di vivere con Vincenzo Muccioli e tutta la splendida Comunità San Patrignano di Rimini, nel 1992: a quei tempi fui anche io vittima del solito grande male umano, ‘la sete di potere’ che tra noi esseri umani si presenta in tanti modi; per me fu “chi faceva soldi con la droga” ed io, particolarmente predisposto e debole, fui predato.
Insomma, durante questo meraviglioso periodo di quarantena, che mi vedeva uscire solo per acquistare beni primari o portare da mangiare all’unico ospite importante rimasto in Associazione, il cane… non è stato per nulla semplice provvedere ai bisogni fondamentali dei miei cari, una figlia 20enne all’università, un ragazzino che iniziava la Scuola Primaria di Primo Grado, l’ultimo figlio anche lui con la didattica elementare, insomma “tanta roba” dicevano a Rimini. Ciò nonostante, con il fondamentale aiuto di qualche mio familiare ed alcuni grandi, veri amici che mi hanno sorretto, compreso il direttore del Banco Alimentare, ho ridotto a pochissimo le spese, smettendo anche di fumare dopo 40 anni i due pacchetti di pessime sigarette al giorno: così, mi sono ritrovato, all’inizio di quest’anno, abbastanza pronto per riprendere da dove ero stato costretto a lasciare.
Purtroppo, come se non bastasse, ho trovato una spiacevolissima sorpresa, questa maledetta pandemia: come al solito non mi sono scoraggiato, attenendomi alle normative. Ho iniziato a rivedere, per quello che mi è stato possibile, qualcuno; ho ripulito e sistemato tutta la struttura, poi è giunta la Santa Pasqua, ho chiamato un caro imprenditore sensibile e gli ho chiesto se ci poteva donare delle uova di cioccolato per farle giungere a persone e bambini meno fortunati. Il pomeriggio di Pasqua, dopo aver pranzato molto bene con la mia famiglia, mi sono messo in macchina e sono andato casa-casa a fare gli auguri a buona parte delle famiglie a cui facevamo sempre pervenire i beni alimentare della Comunità Europea e non.
Proprio in questo piacevolissimo giro ho incontrato lei, Giovannina, molto felice di rivedermi: subito mi ha riempito la macchina di verdure e frutti della sua terra. Poi, automaticamente, mi ha chiesto se potevo fargli giungere qualche alimento come prima: senza esitare, subito mi sono attivato sondando i servizi sociali e la Protezione Civile. Si è appurato che Giovannina non aveva fatto richiesta, ma comunque non poteva avere diritto a ricevere nemmeno gli alimenti che stanno consegnando a domicilio in questo momento per l’emergenza Covid-19, perché troppo dotata nel suo stato patrimoniale di terra, casa e forse una piccola pensione.
A questo punto, non mi sono perso d’animo: in macchina avevo uno dei due pacchi di alimenti, richiesti al direttore del Banco Alimentare per la mia famiglia, e l’ho donato alla signora. Dentro vi era anche il latte, proprio l’alimento principale che mi chiedeva Giovannina. Dopo tanti anni, ancora una volta ho assaporato la gratificante sensazione che si prova quando si dona. In questi terribili giorni, è stato per me un momento speciale! Nel salutarvi tutti, vi ringrazio tantissimo per il bene che riuscite a fare, anche al tempo di un male così insidioso.
Per contattare e donare la struttura:
Associazione “Verso la Vita”
Via Gioacchino Rossini, 10 – 84047 – Capaccio Paestum (Sa)
Tel. 0828.728076 – Fax 0828.730552
info@versolavita.org – faustos@versolavita.org – sabiafausto@gmail.com
Iscritta all’Albo delle Associazioni di volontariato della Regione Campania al N. 440 con decreto 9840 del 06-04-1998 o.n.l.u.s. per effetto del DL. 460/97, da sempre molto attenta alla L. 266/91 che la regolamenta.