È stata effettuata questa mattina, martedì 1 ° luglio, presso l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania ad opera del medico legale Francesco Lombardo l’autopsia sul corpo di Rivaldo Rusi, il 25enne rimasto ucciso nella sparatoria che domenica 22 giugno è scoppiata a Foria di Centola.
I fatti
Il tutto è avvenuto dopo che tre albanesi, tra cui Rivaldo Rusi, si erano introdotti nell’abitazione di un imprenditore del posto, Aurelio Valiante per mettere a segno un furto. Attimi concitati, nel cuore della notte, culminati con una sparatoria tra la banda di ladri e l’imprenditore 58enne e terminati con la morte del 25enne e il ferimento grave di un 28enne, ricoverato al Cardarelli di Napoli in gravi condizioni e la fuga invece del terzo componente della banda, sulle cui tracce da giorni ci sono le forze dell’ordine.
Attesa per i risultati dell’esame autoptico
Fondamentale per il prosieguo delle indagini saranno i risultati dell’autopsia effettuata questa mattina, alle ore 12:30. Un esame irripetibile che ha visto la presenza anche del perito di parte Gianluca Falco e che chiarirà, in maniera inequivocabile, le cause della morte del 25enne. Un esame autoptico dunque che evidenzierà quali sono stati i punti dove Rivaldo Rusi è stato colpito e quali gli organi vitali compromessi. Un’operazione che ha visto la presenza, oltre del medico legale Francesco Lombardo, anche dei Carabinieri del nucleo operativo di Sapri, diretti dal Luogotenente Pino Bosco e degli uomini della Scientifica di Salerno, che nei giorni scorsi si sono occupati dei rilevamenti nella casa dell’imprenditore.
L’area della Tanatologia del “San Luca” è stata presidiata fin dalle prime ore della giornata dai Carabinieri del Reparto territoriale di Vallo della Lucania, coordinati dal comandante Roberto Ricotta e dai colleghi del 10° Reggimento Carabinieri di Napoli. Presente, per questo esame irripetibile, anche la moglie di Rivaldo Rusi accompagnata dalla madre e da due amici del 25enne deceduto.
Proseguono le indagini
Intanto, nella lista degli indagati da parte della Procura di Vallo della Lucania, diretta dal Procuratore Capo Francesco Rotondo, è stato iscritto anche il fratello dell’imprenditore che ha aiutato il 58enne nelle operazioni di occultamento del cadavere. Al momento però nessun provvedimento a carico degli indagati è stato disposto dalla Procura Vallese.