Si allunga la lista delle persone iscritte dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania nel registro degli indagati per la sparatoria che domenica 22 Giugno è scoppiata a Foria di Centola, dopo che tre albanesi sono entrati in casa di Aurelio Valiante, un imprenditore del posto, per mettere a segno un furto.
La svolta
Oltre a Valiante e al ladro 28enne, ricoverato tuttora al Cardarelli di Napoli, ci sarebbe anche il fratello dell’imprenditore che avrebbe aiutato Valiante nelle operazioni di occultamento del cadavere. La svolta è arrivata dopo tre giorni di indagine, dirette dalla Procura di Vallo coadiuvata dagli uomini della Scientifica e dai carabinieri del Nucleo operativo di Sapri diretti dal Luogotenente Pino Bosco, quando è stato proprio l’imprenditore, assistito dal suo legale, a raccontare agli organi inquirenti, nel corso di un interrogatorio fiume, l ‘intera vicenda.
La confessione del Valiante
L’imprenditore ha infatti confessato di avere ucciso Rivaldo Rusi, il 25enne che si era introdotto nella sua abitazione, e di avere occultato il cadavere del giovane albanese in un terreno a San Severino di Centola. Un interrogatorio durante il quale, il 58enne ha fornito tutti i particolari della vicenda, tra questi anche chi lo avrebbe aiutato nell’occultamento del cadavere; che secondo indiscrezioni sarebbe il fratello dell’imprenditore. Al momento però nessuno degli indagati è stato raggiunto da alcun provvedimento restrittivo da parte della Procura di Vallo del Lucania.
Attesa per l’autopsia sul corpo di Rivaldo Rusi
Intanto c’è attesa domani per l’esame autoptico che verrà effettuato sul corpo di Rivaldo Rusi dal medico legale Francesco Lombardo presso la struttura ospedaliera “San Luca” di Vallo della Lucania, dove la salma è stata trasportata mercoledì pomeriggio a seguito del ritrovamento. Un esame autoptico capillare che dunque stabilirà le cause del decesso avvenuto a seguito di una sparatoria che ha coinvolto la banda di ladri e l’imprenditore che dovrà difendersi ora dalle accuse di omicidio, occultamento di cadavere, e di lesioni gravissime.
Proseguono le indagini
Intanto proseguono a ritmo serrato le indagini degli organi inquirenti per tentare di ritrovare anche il terzo componente della banda, l’unico che dopo la sparatoria è riuscito a fuggire e a far perdere le sue tracce.