I militari della Compagnia Carabinieri di Sapri, su disposizione della Procura, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto di nazionalità albanese. L’uomo è indagato per tentato furto, rapina impropria e porto di arma comune da sparo, reati commessi alcuni giorni fa a Foria di Centola in concorso con altri due complici. La vicenda, che ha preso una piega complessa e drammatica, vede al centro un episodio di violenza in un’abitazione privata.
Il tentato furto e lo scontro a fuoco
La sera del 22 giugno 2025, i Carabinieri di Sapri sono intervenuti in un’abitazione privata a Foria di Centola dopo la segnalazione di una donna riguardo al ferimento con un colpo d’arma da fuoco di un individuo che stava compiendo un furto all’interno della sua casa.
Sul posto, i militari hanno trovato il personale del 118 che prestava le prime cure a un soggetto ferito. La donna che aveva allertato le forze dell’ordine è stata identificata come la moglie del proprietario dell’abitazione, colui che aveva sparato. A causa delle gravi condizioni di salute, il ferito è stato trasportato prima all’Ospedale di Vallo della Lucania e successivamente in un ospedale di Napoli. Il proprietario dell’abitazione ha dichiarato di aver sentito rumori sospetti e di essere uscito nel cortile di casa imbracciando un fucile. Ha riferito di aver visto un primo soggetto fuggire dalla finestra della camera da letto, comprendendo che si trattava di un ladro. Immediatamente dopo, altri due individui si sono catapultati dalla stessa finestra.
Quando il proprietario ha intimato ai tre di fermarsi, il primo fuggitivo avrebbe esploso più colpi di pistola nella sua direzione. Temendo per la propria incolumità, ha risposto sparando un colpo di fucile che ha colpito uno dei due individui usciti dalla finestra, il quale si trovava a terra davanti all’abitazione.
Le indagini
Le verifiche effettuate il giorno successivo dal personale della Compagnia Carabinieri di Sapri, sotto il comando del Capitano Francesco Fedocci, e dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo Carabinieri di Salerno, comandata dal Capitano Antonio Lezzi, hanno accertato che diversi colpi d’arma da fuoco erano stati esplosi dalla salita che costeggia l’abitazione in direzione della casa stessa. Non è stata invece ritrovata la cartuccia del fucile che aveva ferito uno dei soggetti. Il proprietario dell’abitazione ha inoltre riferito che nella cassaforte di casa, aperta dai ladri, era custodita una pistola carica, che potrebbe essere quella usata dal fuggitivo.
Le indagini hanno rivelato che un tentato furto era stato commesso anche nell’abitazione di fronte. Nel pomeriggio del 23 giugno 2025, una donna si è presentata dai Carabinieri di Sapri riferendo di aver ricevuto una telefonata la sera precedente in cui le era stato comunicato che il marito era ferito e si trovava all’Ospedale di Vallo della Lucania. Riconosciuto un cugino del marito nella fotografia del ferito, ha provato a contattare il marito senza successo. Il giorno seguente, la donna ha riferito ai Carabinieri che un parente le aveva confidato, apprendendolo dalla persona ferita, che anche il marito aveva partecipato al furto ed era deceduto a seguito del colpo d’arma da fuoco. Una vasta attività di ricerca, intrapresa nella zona di San Severino di Centola coperta dalla cella agganciata dal telefono dello scomparso, non ha dato risultati.
La confessione
Il 25 giugno 2025, il proprietario dell’abitazione che aveva sparato si è recato presso la Procura, accompagnato dal suo difensore, confessando di aver esploso non uno, ma due colpi di fucile, colpendo mortalmente uno dei soggetti che avevano perpetrato il furto. L’uomo ha dichiarato di aver gettato via le cartucce e di aver trasportato il cadavere in un luogo distante, per poi caricarlo a bordo della sua autovettura durante la notte e seppellirlo in località San Severino di Centola. La Procura Vallese, con il supporto del personale della Compagnia Carabinieri di Sapri, del Reparto Territoriale di Vallo della Lucania comandato dal Tenente Colonnello Valerio Palmieri, della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina comandata dal Capitano Veronica Pastori e della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo dei Carabinieri di Salerno, ha effettuato un sopralluogo nella località indicata. Alla presenza dell’indagato, la salma è stata ritrovata e trasportata all’obitorio. Le indagini sono tuttora in corso per una completa ricostruzione della complessa vicenda.