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L’occupazione aumenta in Italia nel 2022, ma solo per gli uomini

La percentuale di donne occupate è aumentata soltanto dello 0.5% rispetto all’ultimo report diffuso dall'Istat

A cura di Francesca Scola Pubblicato il 2 Marzo 2023
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Ufficio

Il tasso di occupazione in Italia vede, ancora una volta, in testa gli uomini, contribuendo ad aumentare il già evidente divario di genere. L’ultimo bollettino ISTAT, pubblicato il 31 gennaio scorso propone dei dati a dir poco scoraggianti per le donne.

I dati

In un anno la percentuale di occupati uomini su 334 mila totali corrisponde all’88%, contro una ridottissima quantità di donne che hanno un posto di lavoro (38 mila). La percentuale di donne occupate è aumentata soltanto dello 0.5% rispetto all’ultimo report (2020-2021).

Inoltre, oltre la metà di questi contratti risultano essere part-time, ben pochi con una durata che possa soltanto accostarsi al tempo indeterminato. I dati non sembrano essere incoraggianti neanche per quanto riguarda la flessibilità lavorativa che spesso viene negata, soprattutto per le neo-laureate.

Di pochi punti percentuali sono, invece, aumentate le statistiche che vedono le donne in ruoli dirigenziali o manageriali, cosa che permette all’Italia di mettersi in carreggiata con gli altri Paesi, pur rimanendo ai vertici più bassi.

Cosa aspettarsi dal Pnrr

A livello politico ed economico si prospetta che sarà il Pnnr a contribuire ad un miglioramento del sistema di gestione dell’impiego nelle diverse realtà aziendali. Due degli obiettivi, inclusi tra le misure del piano economico, sono: valorizzare l’imprenditorialità femminile e contribuire alla realizzazione di un sistema dove la parità di genere sia effettiva.

Ad accrescere la consapevolezza sulla positività di un ambiente lavorativo inclusivo è sicuramente una ricerca di Federdistribuzione, commissionata ad Altis (Alta scuola d’impresa e società), secondo cui vi è un impegno crescente verso l’inclusione a livello lavorativo. Quest’ultima contribuisce, infatti, a far sì che le aziende acquisiscano un ruolo benefico presso la collettività, che risulta attratta da ambienti di lavoro con un’equa distribuzione di genere.

L’attrattività contribuisce anche alla fidelizzazione dei clienti e, di conseguenza, al miglioramento della reptazione dell’azienda.

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