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I carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio tracciano il bilancio: sequestri anche a Capaccio e Padula

L'attività del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale evidenzia un intenso contrasto ai traffici illeciti d'arte, con un significativo incremento dei sequestri e dei controlli sul territorio e online.

A cura di Ernesto Rocco
Pubblicato il 7 Maggio 2025
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Nel corso del 2024, il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, unità specializzata dell’Arma con competenza regionale sulla Campania, ha conseguito notevoli risultati nel recupero di beni culturali illecitamente sottratti. Il bilancio annuale, contenuto nel documento “Attività Operativa 2024” edito dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, attesta il recupero di 24.955 beni d’arte, per una stima economica complessiva di € 9.142.450.

Incremento dei sequestri e intensificazione dei controlli

L’analisi comparativa dei dati operativi con il 2023 mostra un lieve aumento dei furti (da 24 a 25), ma una significativa elevazione dei sequestri in diverse categorie di beni: beni grafico/pittorico/musivo (da 7 a 9), oggetti librari/archivistici (da 1.029 a 11.178), oggetti di Oreficeria/Bigiotteria/Glittica (da 0 a 5), vasellame/ceramiche (da 0 a 1), e reperti archeologici, sia interi (da 461 a 564) che frammentati (da 12 a 10.266), oltre a un aumento dei beni numismatici (da 1.785 a 2.910). Parallelamente, si è registrata un’intensificazione dell’attività di controllo presso musei, biblioteche e archivi (da 6 a 10), zone tutelate da vincoli paesaggistici e monumentali (da 34 a 54), esercizi antiquariali e commerciali di settore (da 87 a 89), mercati e fiere antiquariali (da 20 a 39), e sui beni sottoposti ad accertamento nella banca dati dei beni illecitamente sottratti (da 335 a 782).

Colpo all’associazione a delinquere e contrasto al cybercrime

L’attività repressiva ha portato alla denuncia di 100 individui e al perseguimento di 1 associazione a delinquere, composta da 27 soggetti operanti nel settore dell’antiquariato, con particolare riferimento al trafugamento e alla ricettazione di beni di natura ecclesiastica. Un focus particolare è stato dedicato al contrasto dei reati commessi online, con il monitoraggio di oltre 20 siti web e il recupero di 740 beni attraverso l’osservazione virtuale, tra cui oggetti archivistici, librari, archeologici, paleontologici, dipinti e sculture. L’utilizzo del sistema S.W.O.A.D.S. (Stolen Works Of Art Detection System) ha ulteriormente potenziato la capacità di localizzare opere d’arte provento di reato anche nel territorio campano.

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Operazioni di rilievo e recuperi significativi

Tra le operazioni investigative più significative si segnalano l’“Operazione San Gennaro” a Napoli, che ha portato alla scoperta di una rete di cunicoli illecitamente scavati con evidenze archeologiche di una chiesa paleocristiana sconosciuta, e l’“Operazione Consilinum” nel Vallo di Diano, con il sequestro di un’antica necropoli risalente al V-IV secolo a.C. L’operazione “Costiera Violata”, riguardante le costiere Amalfitana e Cilentana, ha portato al deferimento di numerosi soggetti e al sequestro di strutture ricettive per lottizzazione abusiva e violazioni paesaggistiche. Tra i recuperi di beni culturali spiccano 150 reperti archeologici sequestrati a Padula, numerosi beni immobili a Napoli nell’ambito dell’operazione “Bella Napoli”, e un importante dipinto di Vittorio Emanuele III dell’artista Achille Talarico, recuperato a Brescia e restituito alla Città Metropolitana di Napoli.

Collaborazione internazionale per il recupero di beni esportati illecitamente

Il Nucleo TPC di Napoli è attivamente impegnato in indagini a livello internazionale, coordinate dalle Procure della Repubblica competenti, per il recupero e il rimpatrio di beni archeologici di rilevante interesse culturale illecitamente esportati. Tra questi figurano la “Lesena marmorea” asportata da Pompei, il “Doriforo di Stabiae” esposto al Paul Getty Museum di Malibù, e gli affreschi della villa romana “Numerius Pompilius Florus” di Boscoreale, anch’essi custoditi nel museo californiano.

Partecipazione all’esercitazione di protezione civile Exe Flegrei 2024

Nell’ambito delle attività di intervento in situazioni di emergenza, il Nucleo TPC di Napoli ha partecipato all’esercitazione nazionale Exe Flegrei 2024, collaborando con numerosi enti e istituzioni per testare le procedure di messa in sicurezza dei beni culturali nella regione flegrea.

TAG:Cilentovallo di diano
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