SAPRI. Il Comune pronto a programmare una nuova campagna di scavo nel Riparo Smaldone e nella Grotta di Mezzanotte. Unāimportante iniziativa quellāamministrazione comunale, alla luce della rilevanza dei due siti archeologici. Negli anni ā80, infatti, furono rinvenuti, anche da parte di docenti dellāUniversitĆ di Siena, resti faunistici ed antropologici che evidenziarono lāimportanza delle zone per la ricostruzione storica ed archeologica del Paleolitico medio nellāarea della costiera cilentana. Da allora la ricerca ĆØ andata avanti.
La campagna di scavo del 2019
Nel 2019 ĆØ stata avviata una ulteriore campagna di scavo nel Riparo Smaldone da parte dellāateneo senese sotto la direzione della professoressa Adriana Moroni. UnāattivitĆ che ora lāEnte punta a continuare non solo per acquisire informazioni importanti sulla storia del territorio, ma anche in chiave di valorizzazione e promozione del territorio. CosƬ lāEnte ha deciso di stanziare 6000 euro da destinare a queste attivitĆ .
I reperti individuati presso il Riparo Smaldone
Le attivitĆ di ricerca eseguite presso il Riparo Smaldone hanno permesso di individuare resti faunistici e manufatti di notevole spessore. Esso si sviluppa su più livelli antropici. I primi resti risalgono al Paleolitico medio. Il sito scoperto negli anni ā80 da Domenico Smaldone, del Gruppo Archeologico di Sapri.
Gli altri siti del basso Cilento
Esso si affianca ad altri giĆ noti e da tempo indagati siti del paleolitico medio della costa cilentana, primi fra tutti il complesso del Poggio (Riparo e Grotta) a Marina di Camerota e la Grotta Grande e il Riparo del Molare alla Masseta di Scario. Il riparo Smaldone, insieme alla Grotta di Mezzanotte si trova nellāarea sud della cittĆ saprese.