AGROPOLI. Ha suscitato rabbia e indignazione la foto scattata ad una donna che si occupa della pulizia del municipio. Quest’ultima è stata immortalata mentre era sospesa su un cornicione all’esterno dell’edificio, intenta a pulire le vetrate dell’aula consiliare. A lanciare il sasso nello stagno è stato il consigliere comunale Consolato Caccamo che ironicamente ha parlato di “una donna addetta alle pulizie in stile spiderman”.
Polemiche sull’addetta alle pulizie del municipio, la foto è virale
L’immagine ha fatto il giro dei social divenendo virale in poche ore. Tanti i commenti sdegnati degli utenti, considerato il pericolo cui la donna era andata incontro. Non sono mancate polemiche all’indirizzo dell’amministrazione comunale; sul caso anche l’ex vicesindaco Elvira Serra e il consigliere di minoranza Gisella Botticchio hanno espresso le loro perplessità. Da palazzo di città, invece, hanno respinto le accuse al mittente precisando che si trattava di una iniziativa individuale e che la donna addetta alle pulizie era già stata richiamata.
La replica dell’Agropoli Cilento Servizi
A provare a spegnere le polemiche il presidente dell’Agropoli Cilento Servizi (la società che gestisce la pulizia del Municipio) Mimmo Gorga.
“La dipendente ha fatto una cosa che tutte le nostre mamme, mogli fanno o hanno fatto; e tuttavia tale situazione non è possibile sul luogo di lavoro, ove vigono delle regole e delle norme che non consentono al dipendente di mettere a repentaglio la propria sicurezza. Vi sono sicuramente strumenti e modi di agire più consoni”, spiega Gorga.
Poi aggiunge: “Di questo l’azienda ne ha la perfetta contezza e sicuramente ne ragguaglierà nuovamente e puntualmente il personale tutto e l’improvvida dipendente in particolare, anche alla luce dell’evento in questione. Purtuttavia deve essere chiaro, da una parte, che l’Agropoli Cilento Servizi mai e poi mai ha preteso dai propri lavoratori prestazioni che andassero oltre quelle normativamente contemplate, dall’altra, che la speculazione in atto è assolutamente fuori luogo e meschina, atteso che alla lavoratrice ripresa nella fotografia dovrebbe essere riconosciuto in primiis l’impegno, il senso del dovere, la buona volontà, lo spirito di sacrificio che ha messo in quella azione, pur avendo ella travalicato i limiti consentiti”.
Gorga conclude: “I tanti che leggo in queste ore, soprattutto alcuni personaggi locali che si affannano a commentare mi sembrano, come sempre, degli avvoltoi mascherati da colombe. Ogni altra polemica sul punto sarebbe becera oltre che sterile”.