Era al tribunale di Salerno in attesa di essere chiamato davanti al giudice per l’udienza di convalida dell’arresto scattato per maltrattamenti in famiglia, quando il 48enne, originario di Montecorvino Rovella, ha chiesto di andare in bagno, e da lì non è più uscito. L’uomo si sarebbe suicidato impiccandosi con dei lacci nel bagno della camera di sicurezza del Tribunale di Salerno.
I soccorsi
Subito soccorso e condotto in ospedale, sarebbe morto poco dopo. Sale a 63 il numero dei detenuti che si sono tolti la vita da inizio anno, un macabro record a cui bisogna aggiungere sette appartenenti alla Polizia Penitenziaria. Quanto accaduto è stato denunciato da Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria.
Il commento
“Stiamo ancora cercando di capire – spiega il sindacalista – l’esatta dinamica e come sia potuta accadere quest’ennesima tragedia che investe il sistema d’esecuzione penale nel suo complesso. Anche se, probabilmente, in questo caso non hanno avuto neppure il tempo di avere un impatto diretto le disastrate condizioni carcerarie, di certo lo Stato non poteva permettersi che gli sfuggisse ancora una volta una vita che gli era stata affidata”.
La nota della Uilpa Polizia Penitenziaria
“Noi continuiamo a pensare – aggiunge il segretario della Uilpa Polizia penitenziaria – che la carneficina in atto vada fermata con provvedimenti tangibili e ad effetto immediato. Sono 14.500 i detenuti oltre i posti disponibili, mentre a ben 18mila ammontano le unità mancanti alla Polizia penitenziaria. A ciò si sommano carenze sanitarie, deficienze strutturali e infrastrutturali e disorganizzazione imperante. In mancanza di interventi, sarà un agosto funesto”.
