Volo dell’Angelo a Rutino, rappresentazione sacra tra fede e tradizione
Volo dell'Angelo a Rutino, rappresentazione sacra tra fede e tradizione
Lustra festeggia Santa Maria Vetere, la Madonna che apparve ai pastori
Lustra in festa per Santa Maria Vetere. Atteso anche il vescovo Ciro Miniero
Castel San Lorenzo festeggia i Santi Cosma e Damiano
A Castel San Lorenzo si celebrano i Santi Cosma e Damiano. Ecco il programma degli appuntamenti.
Cilento, il culto della Madonna del Carmine
La festività della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, si celebra il 16 Luglio e fu istituita nel 1251 per commemorare l’apparizione della Vergine a San Simone Stock. È una […]
Festa di Santa Sofia, nel Cilento Fiordaliso, Danilo Sacco e gli Homo Sapiens
Culminano il 15 Maggio i programmi religiosi e civili per le comunità di Alfano, Albanella e Poderia (Celle di Bulgheria) che celebrano la ricorrenza patronale.
Ad Atena Lucana il terzo convegno Pastorale della Salute
ATENA LUCANA. Si terrà domani, 9 maggio, il terzo convegno diocesano di Pastorale della Salute. L'appuntamento è presso l'Auditorium in Via Nazionale Taverna.
Rutino, il “Volo dell’Angelo”: un duello nei cieli
Tra le “sacre rappresentazioni” inserite nel panorama culturale cilentano, quella del “Volo dell’Angelo” a Rutino è una delle più suggestive.
Sala Consilina, San Michele Arcangelo. L’affresco miracoloso a 300 anni di distanza: 1715-2015
Secondo la tradizione, dalla spaccatura dell’affresco posto nel nucleo originale del Santuario, situato a ridosso della cittadina di Sala Consilina, sgorgò un liquido miracoloso. Era il 17 Maggio del 1715. L’evento, unito alla già grande devozione praticata verso l’Arcangelo, portò la comunità ad erigere San Michele come patrono della città, fino ad allora posta sotto la protezione spirituale di San Biagio. La lunga Estate di San Michele. In passato, i primi di Maggio, i fedeli si adoperavano per ripristinare il sentiero che congiunge l’abitato al Santuario, al fine di garantire il passaggio dei pellegrini in occasione della salita sul monte, fissata per il giorno 8. Oggi, il 3 Maggio, si traduce nella consuetudine di portare al Santuario la “Croce”. Nel frattempo, il novenario anticipa la ricorrenza. Ha inizio così una lunga tradizione che, dalla tarda Primavera, attraverserà tutta l’Estate, fino ai primi lumi dell’Autunno. Il giorno 8 una affollata processione accompagna la statua di San Michele al santuario, dove dimorerà fino al 29 settembre, giorno in cui avviene il percorso inverso, riaffidando l’Arcangelo alla comunità parrocchiale. “Lu cindu”. Raggiunto il Santuario, si apre con solennità, la “stagione di San Michele”. Un nuovo novenario sarà portato avanti fino al giorno 17, quando al complesso di San Michele giunge il caratteristico “cindu” (centà devozionale torriforme), un tempo accompagnato da specifici rituali, oggi ridimensionati nelle sole forme centrali. Sopravvive l’usanza, consuetudine special modo dei santuari mariani, di far compiere alla “centà” tre giri, in questo caso introno alla cappella originale prima di farvi il suo ingresso. L’ultimo giro si conclude con il distaccamento del “cirinu” dalla “centà” che sarà predisposto intorno all’edificio, potando a compimento l’ultima parte del rituale. Terminata questa fase, legata ad antiche usanze del passato, il “cirinu” suddiviso in piccole parti, sarà distribuito ai fedeli, che lo custodiranno come “protezione” contro le intemperie.
Agropoli celebra la “Festa della Famiglia”
AGROPOLI. Domenica 3 maggio a partire dalle 9 si svolgerà la seconda edizione della Festa Diocesana della Famiglia.