Università di Salerno e Corte dell’Appello insieme per supportare il lavoro degli Uffici del Processo. È in programma per martedì 31 gennaio 2023 la presentazione del protitotipo realizzato nell’ambito del Progetto “StartUPP – Modelli, Sistemi e Competenze per l’implementazione dell’ufficio per il processo”.
Si tratta di un progetto per il miglioramento dell’Ufficio per il Processo. Esso vede in prima linea l’Università di Salerno in collaborazione con gli uffici giudiziari e gli ordini forensi del distretto di Corte d’appello di Salerno, in rete con le Università della Puglia e della Calabria e i rispettivi distretti giudiziari e Ordini degli avvocati. Si punta all’implementazione di modelli operativi innovativi negli Uffici giudiziari per lo smaltimento dell’arretrato e per definire approcci macro-organizzativi, micro-organizzativi e gestionali.
Avvalendosi delle competenze multidisciplinari dell’ateneo, è stato realizzato un prototipo, ovvero un ambiente di intelligenza artificiale, con un assistente virtuale personalizzato per i magistrati, per i giovani funzionari addetti agli uffici per il processo, per i Presidenti di Sezione.
«Il prototipo sarà personalizzato per ciascuna tipologia professionale. Il metodo di lavoro utilizzato è di action research denominato TREE – chiarisce la Prof.ssa Paola Adinolfi coordinatore scientifico – Il prototipo che proponiamo servirà a supportare la mole di lavoro del Magistrato e promuovere l’utilizzo dei sistemi informatici esistenti, al massimo delle loro potenzialità. Possiamo sopperire all’emorragia delle skills professionali rendendo patrimonio dell’organizzazione le competenze. Favoriremo e diffonderemo “una cultura dell’organizzazione”. Questo prototipo racchiuderà tutte le innovazioni. La sperimentazione del modello base partirà subito dopo la presentazione».
Sarà un prototipo di intelligenza artificiale che non andrà a sostituire il lavoro del Giudice, ma sarà un supporto, coerente con la normativa europea. Il modello sviluppato servirà anche a rispondere alle criticità di scopertura e sottodimensionamento degli organici del settore giudiziario.
«Siamo molto felici, come ateneo, di aderire ad una simile progettualità. Grazie al Ministero della Giustizia, che ha finanziato il Progetto; al Magnifico Rettore Vincenzo Loia, che ha voluto scendere in campo al servizio del sistema giustizia e nominarmi responsabile scientifico; agli uffici giudiziari e gli ordini forensi del distretto Corte d’Appello di Salerno che hanno offerto una grande collaborazione; alla Program Manager, Prof.ssa Gabriella Piscopo, che coordina instancabilmente le attività; ai carissimi colleghi, accademici e amministrativi, che hanno entusiasticamente aderito all’iniziativa; alla meravigliosa squadra di assegnisti e borsisti che ci hanno supportato e ci supporteranno nel percorso di sperimentazione», conclude il Direttore Adinolfi.