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Eventi estivi ad Agropoli, è bufera: le opposizioni attaccano. «Programma inadeguato»

Accuse dagli esponenti di Forza Italia Emilio Malandrino e Cristian Posella. Anche Raffaele Pesce attacca: «programma inadeguato e tardivo»

A cura di Ernesto Rocco
Pubblicato il 29 Giugno 2024
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Notte Blu Agropoli 2016

Tanta attesa, ma anche tanta delusione per il programma degli eventi estivi ad Agropoli ufficializzato nel pomeriggio di ieri (clicca qui). Sui social non si sono risparmiati commenti, polemici e sarcastici, ed ora il caso diventa anche oggetto di dibattito politico. Forza Italia non ha perso tempo nel raccogliere i malumori per quello che è ritenuto un cartellone non all’altezza di Agropoli.

«Balli, balletti, Liscio, tarantelle e rock & roll; il tutto condito da partite, partitelle, volley, Beach soccer, falò, sagre e triccabballacchi… Così potremmo sintetizzarlo, scherzosamente, se non fosse un argomento serio e delicato», accusa il coordinatore Emilio Malandrino.

«Non un solo evento di rilievo, non un avvenimento nazionale o internazionale, non una serata all’insegna dell’interesse Provinciale o regionale: niente di niente», prosegue l’esponente di Forza Italia che elogia l’assessore al turismo Roberto Apicella per l’impegno ma al contempo sottolinea come gli eventi in cartellone non abbiano alcuna valenza.

«Ancora una volta, dobbiamo tristemente assistere ad una visione amministrativa miope ed approssimata, povera di modelli, povera di idee, povera di programmazione e più attenta, invece, a grandi progetti faraonici ed irrealizzabili che ogni giorno si studiano con risultati assolutamente negativi per la nostra Comunità, privi di qualsiasi osservazione futura e lungimirante degna di una vera realtà Turistica come Agropoli dovrebbe avere e meriterebbe», conclude Malandrino.

Eventi estivi 2024 ad Agropoli, infuria la polemica

Dello stesso avviso il giovane esponente di Forza Italia, Cristian Posella: «A Capaccio-Paestum e Castellabate, per citare due esempi, una vera amministrazione organizza pochi eventi-traino importanti, veri, ai quali si sommano le iniziative locali di contorno e di accompagnamento. Agropoli sceglie invece la quantità per giustificare il ritardo, giusto per far numero. Sicuramente belle iniziative in cui molte persone e associazioni hanno investito. A loro va il mio supporto per il lavoro che fanno ogni anno. Tuttavia, non può essere il traino di un’estate, oggi, nel 2024».

«Un atteggiamento assurdo che non mi riesco a spiegare – aggiunge – Non sono critico verso le persone e gli amministratori ma parlo da cittadino anche a nome di moltissimi cittadini come me e imprenditori che si sono visti rifiutare o ritardare iniziative praticamente organizzate in tutto e per tutto da loro. A che pro?».

«Agropoli è una città turistica, piena di bellezze storiche e naturali, ma non è soltanto bagnanti e sagre – anche se si nascondono sotto altro nome. Certo che anche i baby eventi, il liscio e le serate falò sono importanti e sono bellissime ma non si può aspettare luglio per poi proporre questo», conclude.

Ma le critiche non si limitano a Forza Italia. Accuse arrivano anche da Raffaele Pesce, del gruppo Liberi e Forti.

«Un programma degli eventi estivi inadeguato ed ampiamente tardivo, pubblicato il 28 giugno senza alcun accenno agli spettacolo della fantomatica Arena» osserva il consigliere comunale.

Poi l’affondo sulla situazione caotica che si vive in città: «Gestione incomprensibile della vicenda e/o telenovela dehors (avevo chiesto la sospensione almeno fino a settembre e l’acquisizione di osservazioni), si smonta e si monta mentre altre strutture permangono inutilizzate; traffico da metropoli; confusione nella gestione del demanio marittimo in generale e del porto in particolare; patrimonio agricolo comunale non considerato affatto; assenza di chiarezza sulla vicenda furto nell’antiquarium (nessun procedimento disciplinare avviato e nessuna comunicazione alla Corte dei Conti); nessuna nuova sul depuratore (ormai non idoneo al numero di abitanti) e sull’allacciamento a quello di Capaccio nonostante i milioni spesi; nessuna nuova sul ripristino della Licina e Lido Azzurro deturpati, né sulla Rupe; silenzio sul canile/rifugio municipale/unionale e sul progetto zero cani in canile; criteri diversi per la valutazione di beni pubblici e beni privati. E molto altro»

«Nonostante tutto questo, e nonostante l’assoluta chiusura della maggioranza verso le nostre proposte, le indicazioni ed i consigli (il caso del regolamento polizia municipale docet), io non remerò mai contro la città e i cittadini, e non gioirò per questo andazzo che la città stessa non merita, per farne facile populismo», chiosa il consigliere di minoranza.

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