Mentre la maggioranza di governo continua a gestire l’amministrazione tra tensioni interne, dalle fila dell’opposizione torna a parlare il consigliere comunale di Eboli, Giuseppe Norma. “Quattro anni di silenzi e promesse mancate”, scrive in una nota stampa l’esponente di Forza Italia, che non le manda a dire e accusa Conte e i suoi di immobilismo.
«Sono passati ormai quattro anni dall’insediamento dell’attuale amministrazione comunale, e i cittadini di Eboli continuano a chiedersi che fine abbiano fatto molte delle promesse fatte in campagna elettorale. Temi centrali per lo sviluppo e la vivibilità della nostra città sono fermi al palo».
Norma interroga il sindaco
Norma raccoglie le lamentele più frequenti e i disagi che si registrano in città, e incalza: «Vogliamo risposte, non chiacchiere. Che fine ha fatto il PUC, un piano fondamentale per il futuro urbanistico di Eboli, scomparso dal dibattito pubblico? Quali interventi sono stati realizzati per il centro storico? Si parla spesso di valorizzazione, ma i risultati dove sono? Cosa sta succedendo con il servizio di raccolta rifiuti? I cittadini meritano chiarezza e trasparenza. Perché la pubblica illuminazione continua a non funzionare in diverse zone centrali della città? Chi ha deciso di aumentare gli stalli a pagamento, e soprattutto con quale logica? E le periferie? Quali interventi sono stati concretamente portati avanti?»
Il consigliere incalza
«Invece di riunirsi in pochi, lontani dai cittadini, per discutere delle prossime elezioni regionali, invitiamo i consiglieri comunali a scendere in piazza, programma elettorale alla mano, e spiegare ai cittadini perché su gran parte delle promesse fatte hanno fallito. I cittadini meritano risposte e assunzione di responsabilità. E per fortuna, vien da dire, i lavori pubblici di cui tanto si parlava non stanno partendo: perché la vergogna dell’unico lavoro pubblico terminato è sotto gli occhi di tutti. È l’emblema della totale mancanza di responsabilità. Non hanno nemmeno il coraggio di far applicare la legge, pur di non ammettere pubblicamente gli errori commessi».
La riunione politica per “la conta” dei voti in vista delle Regionali
Si è tenuta ieri sera una riunione politica “per la conta dei voti” in vista delle prossime elezioni regionali, presso un locale di Eboli. All’incontro, convocato dalla famiglia Conte (presenti Carmelo e Federico Conte, Mario e suo fratello Antonio), secondo fonti ben informate, hanno partecipato soltanto i consiglieri comunali Balestrieri, Alfano, Palma, Maratea e Brenga. Tra gli assessori si sono notati i “fedelissimi” Marisei e Polito, oltre a Consalvo e Corsetto.
Prospettive politiche in vista delle regionali e “conta dei voti” per la possibile candidatura di Federico Conte sono stati i temi centrali dell’appuntamento, che ha registrato più di qualche assenza tra i fedelissimi del sindaco e della sua maggioranza. Una trentina di persone in tutto per una riunione “senza entusiasmo”, ha commentato qualcuno.
«Un incontro informale – ha sottolineato un altro partecipante vicino al Sindaco Conte – così come spesso avviene nei raggruppamenti politici, che è servito per fare chiarezza e proseguire convintamente nel lavoro che si sta compiendo per il bene comune».
Filomena Rosamilia sostiene Piero De Luca
«L’intesa raggiunta e il rilancio dell’azione politica segnano un passo importante per il PD regionale, che trova nuova linfa, una significativa agibilità politica e una unità di intenti necessaria per continuare a costruire azioni concrete per la nostra terra. Rivolgo anche pubblicamente i miei auguri a Piero De Luca, neo candidato alla segreteria regionale del PD, e lo ringrazio perché sono certa saprà traghettare il partito verso una nuova fase politica, anche in vista della tornata elettorale di novembre.
Conosco bene l’impegno di Piero, so da quanta passione è animato e sono certa che con il suo entusiasmo saprà coinvolgere tutto il partito in ogni scelta. Sempre al servizio dei territori, a lavoro per la gente e tra la gente, ottimo interlocutore e grande ascoltatore.
La sua determinazione e la sua capacità di fare rete sono elementi imprescindibili per confermare al PD campano il posto di comando tra la politica del fare», conclude.