
“Occorre fare chiarezza”, dichiara Antonino Alaimo, dirigente sindacale e membro del Coordinamento Rete Assunzioni della CISL FP di Salerno, in merito ai dati diffusi sul concorso per operatori socio-sanitari (OSS) dell’Area 2, con Salerno capofila e responsabile della procedura da cui attingeranno anche le province di Caserta, Avellino e Benevento.
Secondo il sindacato, le informazioni rese pubbliche sarebbero incomplete o suscettibili di interpretazioni errate, soprattutto riguardo alla consistenza effettiva delle procedure di reclutamento e alla distribuzione dei posti.
Il bando prevedeva 1.270 posti complessivi, suddivisi in due aree: 733 per l’Area 1 (Napoli e provincia) e 537 per l’Area 2, comprendente Salerno e le altre quattro province. Per l’Area 2 sono state presentate 12.925 domande, ma circa 4.798 candidati hanno rinunciato, con un tasso di assenza del 37%. Dei 8.127 partecipanti, sono risultati ammessi 5.383 (66,2%), mentre 2.744 (33,8%) non hanno superato la selezione.
Alaimo evidenzia che, in base alla carenza del personale richiamata nella delibera regionale, i 537 posti dovrebbero essere così ripartiti: ASL Salerno: 204 posti (37,9%), di cui 20 destinati al fabbisogno 2025 e 184 per il DM 77/2022; ASL Avellino: 99 posti (18,4%); ASL Caserta: 122 posti (22,7%); ASL Benevento: 71 posti (13,2%); AO Moscati: 10 posti (1,8%); AO San Sebastiano di Caserta: 3 posti (0,5%); AO San Pio: 28 posti (5,2%).
Il sindacato sottolinea come susciti perplessità l’assenza di posti destinati all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno, ipotizzando che sia considerata “in pieno organico per la figura di riferimento”. Tale circostanza, secondo la CISL FP, contrasta con la realtà segnalata dai lavoratori, caratterizzata da gravi carenze di personale, eccessivo ricorso al lavoro straordinario e assegnazione di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza.
Alaimo osserva inoltre che, “se i posti messi a concorso restano quelli previsti, su 5.383 ammessi solo il 9,97% potrà risultare vincitore”, una percentuale che evidenzia la forte competizione e la limitata capacità di assorbimento del sistema.
Dalle prove selettive emergono risultati significativi: 190 candidati con 30/30, 235 con 29/30, 328 con 28/30, e così via fino ai 752 con 21/30. Secondo Alfonso Della Porta, Segretario Provinciale della CISL FP di Salerno, “la graduatoria finale sarà molto ampia e nei prossimi due o tre anni le province interessate dovranno necessariamente utilizzarla per colmare le carenze di organico”. Il sindacato ribadisce che la carenza di operatori socio-sanitari resta una criticità strutturale: molti operatori vengono impiegati in mansioni diverse, con ripercussioni sulla qualità dei servizi socio-assistenziali.
La CISL FP annuncia il proprio impegno affinché, nei piani di fabbisogno di personale 2025-2027, le aziende sanitarie prestino massima attenzione alla corretta definizione delle dotazioni organiche, non solo per gli OSS ma per tutte le figure professionali del comparto.
“Gli algoritmi applicati su linee guida nazionali e regionali non sono coerenti se non si adattano le filiere”, sottolinea Della Porta, aggiungendo che l’organizzazione del lavoro attuale risulta obsoleta, costruita su modelli che “non rispondono ai reali bisogni dell’utenza e delle comunità”. In sintesi, la CISL FP di Salerno chiede trasparenza nei dati, una revisione delle procedure di reclutamento e una programmazione più coerente dei fabbisogni del personale sanitario, per garantire servizi adeguati e sostenibili su tutto il territorio campano.