C’è anche un pezzo di Agropoli nella luce che ha illuminato le strade di Perugia lo scorso martedì. Tra le mani che si sono passate il simbolo sportivo per eccellenza, la Fiaccola Olimpica, c’erano anche quelle di Giovanni Landi.
Il giornalista e scrittore, collaboratore e ospite di programmi Rai, vive da tempo nel capoluogo umbro dove ha frequentato la scuola di giornalismo, ma le sue radici restano saldamente ancorate alla capitale del Cilento. Landi è stato scelto per essere uno dei protagonisti di un evento che unisce sport, cultura e comunità.
La staffetta tra i grandi nomi
Il passaggio della fiamma è avvenuto ieri, martedì 9 dicembre. La torcia è arrivata nel cuore della città, in Corso Vannucci, intorno alle 19:30. Landi ha corso la sua frazione inserendosi in una lista di tedofori d’eccezione.
La fiamma, scortata dall’entusiasmo di due ali di folla, è passata dalle mani di icone dello sport e della cultura: dal leggendario portiere e lunghista Lamberto Boranga al direttore del Foglio Claudio Cerasa, passando per la velocista Margherita Castellani e l’amazzone Costanza Laliscia. Insieme a loro, lungo il percorso cittadino, Giovanni Landi ha portato il suo contributo a questa catena umana, alternandosi con altri rappresentanti della società civile e sportiva.
Un percorso di valori
L’evento non è stato solo una celebrazione sportiva, ma un momento di unione collettiva. Il viaggio della fiaccola era iniziato al mattino a Todi, accompagnato dai bambini delle scuole elementari, per poi toccare Spoleto, Trevi, Foligno e Assisi prima di giungere a Perugia.
Per Agropoli, è stata l’occasione di vedere un proprio concittadino protagonista in un contesto internazionale che guarda ai prossimi appuntamenti olimpici.
