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Prima pietra per il Porto turistico di Agropoli: era il 10 gennaio del 1969

Oggi 54 anni fa la posa della prima pietra per il porto turistico di Agropoli, ecco i ricordi e l'iter

A cura di Luisa Monaco
Pubblicato il 10 Gennaio 2023
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54 anni fa Agropoli si preparava ad una delle più grandi trasformazioni della sua storia. Il 10 gennaio del 1969, si tenne infatti la cerimonia di posa della prima pietra del porto turistico. All’evento presero parte il primo cittadino Gaetana Troisi, il ministro all’istruzione Fiorentino Sullo, il senatore del PRI Biagio Pinto e Nicola Carola, segretario della locale sezione della DC che tanto aveva fatto affinché il centro cilentano avesse il suo porto.

L’iter per la progettazione del porto turistico

La spesa iniziale prevista per la costruzione dell’infrastruttura fu preventivata nel 1964 in due miliardi e quattrocento milioni di lire. Per la sua realizzazione (pontili esclusi), il comune ne dovette sborsare duecentocinquantamila in più. Le opere furono suddivise in otto lotti, il primo realizzato dall’amministrazione Troisi mentre gli altri da quella Maurano.

Un attrattore per la grande affluenza di turisti

Il porto di Agropoli, nato come struttura di quarta classe, aveva finalità prettamente turistiche con tratti di banchina riservati a piccole unità di pesca. Negli anni, oltre agli esistenti moli di sottoflutto e di sopraflutto, si è provveduto al suo ampliamento con l’istallazione di pontili galleggianti o in cemento. Dal 1991, inoltre, è attivo l’ufficio circondariale marittimo.

Prima della costruzione del porto l’area, denominata Salecaro, era già utilizzata dai pescatori come piccolo porticciolo naturale inserito in uno spettacolare paesaggio selvaggio, ancora incontaminato dalla mano dell’uomo. Con la realizzazione del porto quintali di cemento hanno coperto scogliere e insenature naturali, cancellando uno degli angoli più suggestivi della città in nome del progresso e dello sviluppo economico.

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