Gabriele Pastore | Ph: Roberto Paciello
Nell’ultima stagione in Serie D la Polisportiva Santa Maria è stata una delle società al debutto. La compagine giallorossa, affidata al tecnico Gianluca Esposito, ha centrato una tranquilla salvezza, all’interno del gruppo I di quarta serie. Nella rosa dei cilentani presente anche Gabriele Pastore, difensore autore di una buonissima annata. Abbiamo raggiunto, nelle ore scorse, il classe ’93 per qualche battuta sul campionato da poco concluso.
“Molti sottovalutano il girone laziale-sardo non sapendo che anche lì ci sono ottimi calciatori e come i tutti i gironi ognuno ha le proprie insidie. La differenza può essere che è un po’ più tecnico rispetto a quello calabrese siciliano mentre i gironi del Sud sono un più agonistici e tattici”.
“I contatti con il Santa Maria sono nati dopo la firma del mister ed in un secondo momento grazie a lui è nata la trattativa”.
“I miei obiettivi come quello dei miei compagni in primis erano quello di raggiungere la salvezza richiesta dalla società. Quello personale mio era mettermi come sempre a disposizione della squadra e fare un grande campionato per poter ambire a un qualcosa di più oltre la salvezza”.
“Il mister Esposito lo conosco dai tempi di Sarno e come tempo fa anche quest’anno mi sono trovato più che bene. In una squadra ci deve essere sempre una sana competizione e il rispetto che non deve mancare mai per una maglia da titolare”.
“Diciamo che non è il massimo giocare senza pubblico e quest’anno per tutto il campionato gli stimoli c’è li siamo creati noi. Il COVID ci ha destabilizzato un po’ perché nel momento migliore nostro ci ha fermato. Dopo di che giocare ogni tre giorni ha portato a qualche infortunio di troppo e tempi di recupero esigui”.
“Un campionato un po’ anomalo ma siamo contenti del traguardo, forse in certe circostanze sicuramente dovevamo e potevamo fare di più per ambire magari ai play-off ma va bene così”.
“In casa abbiamo avuto un trend molto positivo e conquistato molti punti. In trasferta abbiamo conquistato poche vittorie ma poche volte siamo usciti sconfitti. Il girone I è fatto di lunghe trasferte molto complesse e pesanti, anche se la società non ci ha fatto mancare nulla, e qualche volta eravamo un po’ scarichi e ciò ha influito”.
“Il mio futuro? Non so, la mia priorità è Santa Maria spero di rivedermi con il direttore per fare una chiacchiera e perché no stare un altro anno insieme! Porterò con me tanti bei ricordi, un gruppo fatto di bravi ragazzi, un ottimo staff e una grande società dove mi sono trovato molto bene mi hanno fatto sentire a casa in una grande famiglia spero di ricontrarli presto”.