Il segretario generale della Uil Fpl Salerno, Donato Salvato, e il responsabile del coordinamento medici della Uil Fpl provinciale, Raffaele Albano, hanno scritto una lettera al manager dell’Asl salernitana, al sindaco di Salerno e al Governatore della Campania per denunciare la situazione in cui versa il Dipartimento di Salute mentale.
Ecco il testo integrale:
“Il prossimo 13 maggio ricorre il 40esimo anniversario della approvazione della legge 180. L’Italia è considerata, dall’Organizzazione mondiale della sanità, la nazione che dispone della legislazione più avanzata e più rispettosa dei diritti delle persone con disturbi mentali ed è modello di riferimento a livello mondiale per le istituzioni che si occupano di salute mentale. Ancor più oggi, quindi, il nostro sindacato esprime l’esigenza e la necessità di riaffermare e rilanciare i contenuti di quella legge di riforma. Nonostante che sul nostro territorio aziendale, in un quadro di carenza progressiva di risorse, persistono ancora aree ampie di criticità ed insufficienza, che rappresentano un vulnus di quei principi, lo sviluppo di numerose esperienze locali nella provincia di Salerno ed in parte anche nel comune capoluogo, hanno fin qui testimoniato l’impegno al rispetto dei principi ispiratori della Legge Basaglia degli operatori della dirigenza e del comparto afferenti al Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Salerno. Si sviluppano iniziative per realizzare maggiore integrazione con le risorse di comunità; numerose sono le iniziative culturali contro lo stigma e contro l’emarginazione delle persone con problemi di salute mentale; vi sono servizi territoriali fortemente orientati all’accoglienza ed alla presa in carico delle persone e delle loro famiglie. Vi sono equipe territoriali non ossessivamente appiattite in una logica riduttiva di gestione delle emergenze o dedite alla collocazione abitativa “ad libitum” in strutture residenziali divenuti i luoghi della “nuova cronicità”, ma bensì orientate ad una presa in carico globale e che utilizzano le risorse disponibili nei servizi per progetti individualizzati di trattamento che aiutano le persone con disagio a restare nei loro luoghi di vita. E’ necessario, pertanto, individuare con attenzione le criticità organizzative e gestionali e fronteggiare con decisione le carenze di risorse con investimenti sul lavoro territoriale e sulle professionalità che devono implementarlo.
La Uil Fpl provinciale chiede alla Asl Salerno di valorizzare e non mortificare i servizi dove le buone pratiche vengono sostenute con l’investimento delle risorse umane ed organizzative nel lavoro sul territorio, fuori dai Centri di salute mentale e non solo nelle stanze degli ambulatori, fuori dalle comunità chiuse, fuori dai reparti ospedalieri ancora troppo “chiusi” nella loro autoreferenzialità. Occorre dare sviluppo a livello locale a tutte quelle azioni che consentano la completa attuazione della legge di riforma e rimuovano gli ostacoli per la sua piena realizzazione. Necessita un contrasto fermo a tutti quei comportamenti ostativi che minano nei fatti i diritti alla salute delle persone con disagio mentale.
Ciò premesso, la Uil Fpl Salerno ritiene di declinare una serie di richieste orientate alla realizzazione di un sistema di opportunità che, coerentemente con il dettato della legge di riforma della assistenza psichiatrica, risponda alle esigenze ed ai diritti di salute delle persone con problemi di salute mentale nel territorio della provincia di Salerno:
E’ comparsa su una testata giornalistica locale una intervista riguardante molteplici aspetti riferiti alle attività del Dipartimento di Salute mentale, alla vita sociale e politica del comune capoluogo e dell’intero sistema/paese Italia, che hanno avuto risonanza in testate giornalistiche nazionali, che costituiscono non solo offesa ad una intera comunità ma squalificano in maniera evidente l’Asl e per essa l’operato del Dipartimento e di centinaia di dipendenti impegnati con professionalità e sacrificio nei servizi di salute mentale del territorio cittadino e provinciale.
La Uil Fpl provinciale intende esprimere totale dissenso sui contenuti di tale intervista sia in relazione ai dati di attività dei servizi di salute mentale del Dipartimento di Salute mentale dell’Asl Salerno, forniti nell’intervista, sia in relazione alle suggestive analisi circa le abitudini prevalenti della popolazione giovanile in merito all’uso di sostanze, prive di qualsiasi sostegno statistico/epidemiologico, sia, infine, in relazione all’incidenza di disturbi mentali correlati ad “abitudini sessuali” bizzarre nella popolazione adulta.