Medico di professione รจ stato lโautore di numerose canzoni dedicate al Cilento
Cinque anni fa morivaย Aniello De Vita,ย medico di professione e cantore del Cilento per passione. โIo sono uno che fa il medico per vivere e suona, canta e scrive per non morire โ ripeteva spesso il dott. De Vita e la sua scomparsa non ha certo scalfito lโaffetto e lโammirazione che in moltissimi continuano a nutrire per lui. Tra le tante composizioni dedicate alla sua terra,ย โ So nato a lo Ciliento โย rimane probabilmente la piรน celebre, diventata un vero e proprio inno del popolo cilentano. Il brano รจ stato spesso presentato come un antico canto popolare, ma Aniello De Vita non mostrรฒ mai risentimento per questa paternitร non riconosciutagli; anzi, se ne diceva orgoglioso e felice perchรฉ era la prova di essere riuscito nel suo intento. Originario di Moio della Civitella, la sua venuta al mondo fu oggetto di una vicenda singolare.
La data di nascita riportata sui documenti corrispondeva al 6 gennaio 1941, ma De Vita era nato โ in realtร โ lโ8 dicembre 1940. Il padre, tuttavia, aveva deciso di andare a registrarlo nel nuovo anno. In epoca fascista, infatti, la nascita di un maschio equivaleva innanzitutto ad aver un nuovo, futuro soldato. Dunque Enrico De Vita pensรฒ che cosรฌ facendo avrebbe visto partire suo figlio per il fronte un anno piรน tardi. In piรน occasioni il figlio Aniello ha ricordato che quella piccola astuzia di Enrico fu largamente premiata: โ Mi arruolai con la classe del โ41 ma senza piรน paure, in tempo di pace e come ufficiale medico.โ La pace vera, tuttavia, fu sempre quella che De Vita ricercรฒ tra i colori e i profumi della sua terra;ย allโombra di quella Civitella cui non mancรฒ di dedicare alcuni tra i suoi versi piรน belli.ย La scoperta di questo amore profondo e viscerale per il Cilento arrivรฒ come una folgorazione quando, sentendo un professore universitario prendere i contadini cilentani a modello di ignoranza e analfabetismo, ebbe un moto di orgoglio che lo investรฌ di una forte voglia di riscatto. Fino a quel momento, infatti, alla domanda โ Da dove vieni? โ Aniello De Vita aveva sempre preferito la generica e sbrigativa risposta โ Dal Sud โ per celare un senso di vergogna che, per sua stessa ammissione, avvertiva dentro di sรจ. Ma alla vergogna subentrรฒ presto la volontร di sottolineare, con passione, la precisa localitร di provenienza.
ร stato cosรฌ cheย la produzione artistica di Aniello De Vita รจ diventata uno spartiacque nellโambito della musica popolare, inaugurando una stagione di riscoperta che ancora dura nel tempo. So nato a lo Ciliento, Vico Noce, Magdalena la badante, Storie di canzoni, sono diventati alcuni dei suoi lavori di maggior pregio che raccontano lโattaccamento e lโamore incondizionato per una terra bella, affascinante, dolce e aspra allo stesso tempo, proprio come una donna esperta dellโarte del sedurre. Oggi, a cinque anni dalla sua scomparsa, il ricordo di Aniello De Vita รจ sempre vivido nella memoria di chi lo ha conosciuto; unโassociazione culturale a lui intitolata continua nella divulgazione della sua opera. Molti musicisti locali che hanno avuto lโopportunitร di collaborare con lui, lo ricordano con immutata stima.