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Capaccio, De Rosa attacca “Altra Città”: «Sputano nel piatto dove hanno mangiato»

Con un lungo comunicato stampa Tonino De Rosa, presidente del Comitato 15 giugno, ha fatto un'analisi della situazione amministrativa nel centro della Piana del Sele, non risparmiando critiche non troppo velate al sindaco Voza ma soprattutto ad "Altra Città".

Redazione Infocilento

29 Ottobre 2015

Con un lungo comunicato stampa Tonino De Rosa, presidente del Comitato 15 giugno, ha fatto un’analisi della situazione amministrativa nel centro della Piana del Sele, non risparmiando critiche non troppo velate al sindaco Voza ma soprattutto ad “Altra Città”.

Il gruppo politico di recente ha annunciato il passaggio all’opposizione. Una decisione, secondo De Rosa, presa “con velato opportunismo e mistificando i fatti, verosimilmente per ottenere commiserazione o vicinanza umana, prende le distanze dal sindaco Voza, tratteggiato a mo’ di macchietta, descritto come amministratore incapace di guidare un paese con problematiche complesse come il nostro, con un PUC (piano regolatore) inspiegabilmente secretato, una situazione economica al limite della bancarotta, una giunta appena nominata che continua a spendere soldi in maniera sconsiderata (le luminarie…), emergenze trascurate come il Sele, scuole primarie nei container, strade dissestate, servizi assenti”.

Eppure oggi – aggiunge il presidente del Comitato – dopo essere stati convinti e appassionati sostenitori di un sindaco che ricopre questa carica senza un autentico spirito di servizio nei confronti dei Cittadini,  “Altra Città”, con un mea culpa fuori tempo massimo, tenta maldestramente di giustificare l’adesione al “SI” nel referendum del giugno 2014 e le spese pazze e ingiustificate, riconducendo il tutto ad una sorta di “spirito di servizio”, alquanto anomalo per la verità, messo in campo per assecondare le “ossessioni” del primo cittadino che veniva in tal modo rabbonito e/o compiaciuto”.

Gongoliamo per il fatto che “Altra Città” abbia preso coscienza delle incapacità politico-amministrative del Sindaco Voza – evidenzia – sputando nel piatto in cui ha abbondantemente mangiato fino a qualche settimana fa. Meglio tardi, che mai”.

Poi De Rosa ricorda che “Altra Città ha ricoperto in questi tre anni posti di grande responsabilità nella giunta comunale: fino a qualche mese fa vantava la presenza in giunta di due assessori e la delega di vice sindaco. Più una serie di incarichi di sottogoverno. E, a differenza di quanto si vuole far credere anche l’adesione e l’accondiscendenza di Altra Città alla politica sciatta e inconcludente dell’amministrazione Voza è stata consapevole e partecipata”.

Ne sono provale dichiarazioni ufficiali dell’ex Vice Sindaco riportate nei verbali consiliari (delibera di C. C. n. 87 del 29.11.2012, allorquando, a proposito REFERENDUM per il cambio di denominazione del Comune, si legge testualmente: “(V. Sindaco RAGNI) Sgombera il campo da ogni equivoco o strumentalizzazione, concordando in pieno con proposta del Sindaco il cui intervento ritiene di alto profilo sotto ogni aspetto politico e storico, volto ad unire il territorio, superando il modo di fare politica passato, più volto a dividere che ad unire la collettività”.

Il pentimento – conclude De Rosa – è una categoria di pensiero ammessa (e richiesta) in confessionale. E anche un modo per pulirsi egoisticamente la coscienza, e …probabilmente il cursus honorum. La politica, invece, è tutt’altra cosa”.

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