I carabinieri della stazione di Vibonati, coordinati dal maresciallo Francesco Barile, e il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sapri, sotto la guida del luogotenente Pino Bosco, hanno proseguito anche ieri la serie di interrogatori e sopralluoghi per ricostruire la verità sul piccolo Pietro. Sono stati ascoltati la madre, il compagno e altri soggetti potenzialmente coinvolti.
Le indagini e le condizioni del piccolo
L’obiettivo è ricostruire l’arco temporale che va dalle ultime ore di permanenza in casa fino all’arrivo di Pietro al Pronto Soccorso dell’ospedale di Sapri, dove il piccolo è stato trasportato dalla madre in condizioni critiche, per poi essere trasferito d’urgenza al Santobono di Napoli e sottoposto a due interventi neurochirurgici. Le sue condizioni restano critiche e la prognosi riservata. La Procura di Lagonegro ha aperto un fascicolo contro ignoti per fare piena luce sulle circostanze che hanno causato le gravi lesioni del bambino.
Nell’ambito delle indagini, è stata sequestrata la villetta bifamiliare situata a Villammare, frazione costiera di Vibonati, dove Pietro viveva con la madre, il suo compagno e il fratellino. I carabinieri stanno cercando all’interno dell’abitazione elementi utili a ricostruire le dinamiche precedenti il ricovero. Il Tribunale per i Minorenni di Potenza, inoltre, aveva disposto la sospensione della potestà genitoriale nei confronti della madre del piccolo Pietro, il bambino di 9 mesi originario di Vibonati; un provvedimento esteso anche al fratellino maggiore. Alla donna è stato imposto anche il divieto di avvicinamento a entrambi i figli. Questa misura si muove parallelamente e in modo autonomo rispetto all’indagine penale in corso.
La comunità del Golfo di Policastro si stringe intorno a Pietro
L’intera comunità del Golfo di Policastro è profondamente colpita dal dramma. A Villammare, nella chiesa Maria Santissima di Portosalvo, è stata celebrata una Santa Messa dedicata a Pietro, officiata da don Vincenzo Contaldi alla presenza di numerosi fedeli e del sindaco Manuel Borrelli.
Durante l’omelia, il parroco ha pronunciato parole toccanti: “Dobbiamo pregare perché la sua vita riprenda, perché Pietro possa crescere sano e vivere felice”. Mentre le indagini proseguono per stabilire le responsabilità e comprendere quanto accaduto, i riflettori dei mass media nazionali restano accesi sul caso del piccolo Pietro, con il Golfo di Policastro che si divide tra l’attesa dell’estate e la profonda apprensione per le sorti del bambino.