Motorcycle driver in helmet and leather jacket sits on sports motorcycle on the road against forest background. Beautiful background, a place for copy space
Il bollo della moto, come quello delle auto, è una tassa di proprietà che deve essere pagata ogni anno, anche se il veicolo non viene utilizzato. Infatti, a differenza dell’assicurazione, che può essere sospesa quando la moto è ferma, il pagamento del bollo è obbligatorio finché il veicolo è registrato al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), indipendentemente dall’uso effettivo del mezzo.
Per tale ragione è bene sapere come funziona e soprattutto quali sono i costi.
Come già accennato, il bollo è una tassa regionale obbligatoria per tutti i proprietari di motocicli registrati al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Questa imposta si applica a tutti i motocicli con cilindrata superiore a 50 cc regolarmente immatricolati al PRA. La potenza in kW viene utilizzata solo per il calcolo dell’importo dovuto.
Al contrario, ciclomotori e quadricicli leggeri sono esonerati dal pagamento del bollo, ma sono soggetti a una tassa forfettaria, il cui importo varia in base alla regione e dipende dall’effettivo utilizzo su strada.
Per conoscere l’ammontare della tassa è possibile utilizzare appositi strumenti per il calcolo bollo auto e moto, ad esempio quello messo a disposizione da “Pratiche auto online” che consente in poco tempo di conoscere la somma e completare il pagamento. L’agenzia, inoltre, propone altri servizi tra cui la richiesta di targhe prova, valutazioni e verifiche dei veicoli, ecc.
Ci sono diverse modalità per pagare la tassa di proprietà della moto:
Il pagamento della tassa di proprietà della moto è annuale. La prima volta, ovvero in caso di acquisto di un mezzo nuovo, il bollo deve essere versato entro l’ultimo giorno del mese di immatricolazione. Tuttavia, se l’immatricolazione avviene negli ultimi 10 giorni del mese, il pagamento può essere effettuato entro la fine del mese successivo.
Il rinnovo annuale, invece, deve essere effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza. Se la scadenza cade di sabato o in un giorno festivo, il termine per il pagamento viene prorogato al primo giorno lavorativo successivo. In caso di ritardo, sono previste delle sanzioni.