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“La stabilizzazione del personale del Piano di Zona S8? Di storico qui c’è solo il fallimento”

“È inaccettabile che un servizio così delicato come quello socio-assistenziale venga gestito con tanta superficialità e leggerezza”

A cura di Ernesto Rocco
Pubblicato il 30 Dicembre 2024
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Nicola Botti

“L’ultimo Coordinamento istituzionale ha sancito un epilogo inatteso e drammatico per il Piano di Zona S8, svelando l’incapacità di questa Amministrazione di gestire un tema così cruciale per il nostro territorio. Ci troviamo di fronte ad una circostanza epocale, sì, non per la sua portata storica, quanto piuttosto per la gravità delle scelte operate, che condannano di nuovo al precariato e all’incertezza il futuro di tanti professionisti e, soprattutto, continuano a mettere a repentaglio i servizi essenziali destinati alle fasce più deboli della nostra comunità”. Così Nicola Botti, consigliere comunale di Vallo della Lucania.

Le critiche 

Per l’esponente della minoranza “L’accordo siglato il 21 dicembre, il risultato storico di cui ci si vanta, si rivela invece un’opera incompiuta e contraddittoria. Su 16 figure professionali previste, solo 9 verranno (parzialmente) stabilizzate, e in condizioni tutt’altro che storiche. Invero, 4 assistenti sociali verranno stabilizzate dal comune di Agropoli a tempo indeterminato e a 36 ore settimanali. Le altre 5 verranno stabilizzate dal comune di Vallo e di Casal Velino a tempo indeterminato ma part time a 12 ore settimanali: ecco qui sì, a quest’ultima decisione potremmo attribuire propriamente l’aggettivo epocale, un epocale vergogna”. 

Infatti, osserva Botti, “il resto del personale, tra cui sociologi e psicologi, verrà licenziato, condannando verosimilmente anni di esperienza e professionalità al macero considerato che verrà chiesto loro di lavorare a partita iva, precludendo o comunque rendendo più difficile la scelta a chi non ne è in possesso. Operazioni che denotano una superficialità sconcertante e una totale disattenzione che si riverseranno direttamente sulle necessità del territorio”.

E ancora: “L’Amministrazione ha tentato (maldestramente) di copiare atti già’ approvati e quindi esistenti, ma non comprendendone nè la complessità nè tantomeno le sfumature, ha prodotto un risultato ancora peggiore. Gli atti approvati, frutto di un lungo e laborioso percorso di confronto e predisposizione tra il sottoscritto, la consigliera Moscatiello e i sindaci, sono stati stravolti, vanificando mesi di lavoro e di concertazione. Le modalità di stabilizzazione, le tipologie contrattuali e addirittura le procedure di nomina del nuovo coordinatore sono tutte viziate da irregolarità e illegittimità”. 

Quindi secondo mio consigliere Botti “È inaccettabile che un servizio così delicato come quello socio-assistenziale venga gestito con tanta superficialità e leggerezza. Ci chiediamo come sia possibile che un progetto così ambizioso si sia tramutato in un fallimento così cocente. In tutta onestà alcune risposte noi le abbiamo già: è evidente che manca la volontà politica di dare seguito agli impegni assunti, in favore di altre volontà… Molto meno nobili. Su altre risposte invece si necessita un intervento esterno, al di sopra delle parti che faccia luce una volta per tutte sulla questione”.

“Di fronte a questo quadro desolante, non possiamo che esprimere la nostra più profonda preoccupazione e la nostra ferma opposizione a queste scelte scellerate. E chiederemo pertanto con forza l’intervento della Regione e degli organi competenti, affinché venga fatta chiarezza su quanto accaduto e vengano adottati i provvedimenti necessari per garantire i servizi e tutelare i diritti dei cittadini”, conclude il consigliere comunale Vallese. 

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