Nella giornata di ieri, presso la Sala Conferenze Next di Capaccio Paestum, si è tenuto il convegno firmato Gruppo Gabetti aperto a tutti gli operatori del settore turistico e alberghiero del Cilento, programmato durante la seconda edizione del “Cilento Tastes”.
Durante il workshop dal titolo Hospitality Shine , organizzato da Gabetti con le sue società Abaco Team e Patrigest, dedicato al comparto turistico di Salerno e provincia, c’è stata l’opportunità di approfondire il trend del futuro, lo sviluppo del mercato immobiliare, la finanza a supporto del settore alberghiero locale e l’approccio integrato di servizi del Gruppo a sostegno delle attività ricettive.
“Il mercato turistico del Cilento ha enormi potenzialità. L’offerta necessita però di essere adeguata in base ai nuovi bisogni della domanda, sempre più esigente: occorre una maggiore attenzione all’ internazionalizzazione, alla ristrutturazione e al rebranding degli hotel in chiave moderna. Non solo, è fondamentale andare oltre la stagionalità studiando un’offerta fruibile tutto l’anno. È importante poi integrare la conduzione familiare con un modello di gestione manageriale, ma soprattutto occorrono politiche di promozione territoriali congiunte tra industria del turismo e amministrazioni locali. Abbiamo sviluppato un servizio modulare per gli albergatori che vogliono ristrutturare i propri hotel con l’obiettivo di aumentare il valore dell’immobile e di ottimizzarne la gestione, oppure di venderlo con un progetto di riqualificazione pronto per i futuri acquirenti” dichiara Roberto Busso, amministratore delegato Gruppo Gabetti.
Quello di Salerno e del Cilento è un turismo trasversale che abbraccia più dimensioni. Secondo i dati 2023 di Unioncamere il 37% sceglie il Cilento per il mare, il 61% per l’escursionismo, un altro 28% per la cultura, il 33% per i suoi centri storici e borghi caratteristici, il 22% per l’enogastronomia.
A livello di movimenti turistici negli esercizi ricettivi, il 2023 ha registrato numeri leggermente migliori rispetto al 2022 (Ufficio Studi Gabetti su dati Istat). Il 2023 ha infatti registrato un +19% di arrivi (709.614 vs 598.765) e un +7% di presenze
(2.879.161 vs 2.683.790). Interessante vedere come gli arrivi crescano maggiormente nei mesi invernali e primaverili rispetto al 2022, i che significa appunto che il turismo non è più solo legato al mare e alle spiagge, ma anche ad altri aspetti.
Ad esempio, nel gennaio 2022 gli arrivi sono stati 17.195, mentre nel gennaio 2023 sono 42.208 (il 163% in più). Nell’aprile 2022 si sono registrati 60.086 arrivi, l’anno successivo 102.102 (il 70% in più). Numeri positivi, che però non raggiungono ancora i livelli pre-pandemici.
Emerge una netta preferenza della struttura alberghiera. Attualmente il Cilento conta 1.685 strutture di cui 291 alberghi con 25.935 posti letto, e 1.394 esercizi extra-alberghieri (es. campeggi, agriturismi, villaggi turistici etc) che contano 46.711 posti letti. Nonostante ci sia un numero maggiore di posti letto negli esercizi extra-alberghieri, il 74% degli arrivi sceglie le strutture alberghiere. Quest’ultime si suddividono in varie categorie: 144 strutture a 3 stelle, 72 a 4 stelle, 41 sono RTA (Residenze Turistiche Alberghiere) , 24 a 2 stelle, 8 a una stella e solo 2 alberghi sono a 5 stelle.