Elezioni ad Agropoli, ecco cosa è emerso dal riconteggio

Mancano pochi giorni all'udienza presso il Tar Salerno che dovrà decidere se disporre il ritorno al voto ad Agropoli

Ernesto Rocco
Prefettura di Salerno

Manca poco più di una settimana alla data in cui il Tar dovrà pronunciarsi (salvo rinvii) sul ricorso presentato dal gruppo politico Liberi e Forti relativo al risultato delle elezioni ad Agropoli dello scorso giugno. Diverse le incongruenze evidenziate dalla commissione elettorale all’indomani del voto ed ora confermate dal riconteggio eseguito dal personale della Prefettura.

Cosa può succedere

C’è il rischio che si ritorni alle urne, anche se i tempi saranno tutt’altro che rapidi: dopo la decisione del Tar, infatti, c’è la possibilità di un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato.

Nel caso si debba rivotare, salvo le elezioni non vengano annullate (ipotesi remata), si andrebbe al voto con le medesime liste di giugno. A sette mesi da allora, però, il quadro politico ad Agropoli è completamente cambiato con diversi esponenti politici avversi al gruppo Mutalipassi, che avrebbero già optato per un cambio di casacca in favore dell’attuale primo cittadino.

Cosa è emerso dal riconteggio

Ma cosa è emerso fin ora dal riconteggio delle schede? Il personale della Prefettura, coordinato dal viceprefetto Roberto Amantea, si è occupato in particolare di verificare il numero di schede e la congruità con il numero di votanti.

Ad essere esaminate 19 sezioni su 21 (escluse la 6 e la 12). In gran parte di queste sono emerse anomalie relativamente alla corrrispondenza tra il numero di votanti e il numero di schede utilizzate per la votazioni

In altre la corrispondenza emergeva unicamente dai dati dei registri di annotazione tessere elettorali. Infine in una sezione risulterebbero votate da verbale 752 schede ma ne sono state ritrovate 13 in meno.

Dati, questi, che per i ricorrenti sarebbero sufficienti ad ordinare un ritorno al voto. Proprio nei giorni scorsi il Tar ha disposto il ritorno alle urne per la comunità di Serre a causa di anomalie nei verbali elettorali.

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