Una notizia che ha squarciato gli animi e che ha aperto una triste ferita tra i fedeli. La condanna ad un anno e otto mesi per un parroco, insieme alla sua perpetua, di una comunità del Cilento collinare, riconosciuto colpevole attori persecutori nei confronti di una parrocchiana ha destabilizzato, inevitabilmente, anche la Diocesi di Vallo della Lucania.
La risposta
“Esprimiamo tristezza e dolore per i fatti che vedono coinvolti un sacerdote e una sua collaboratrice condannati in primo grado di giudizio per atti persecutori nei confronti di una parrocchiana”, fanno sapere dalla Diocesi di Vallo della Lucania. ll Vescovo Vincenzo Calvosa rinnova vicinanza, sostegno e solidarietà alla vittima e all’intera comunità, provate da una vicenda che ha provocato e continua a provocare sconcerto e imbarazzo.
La Diocesi, che sin dall’inizio ha agito seguendo quanto previsto dall’ordinamento canonico, esprime piena fiducia nell’operato delle autorità competenti e resta a loro disposizione, anche relativamente ai successivi gradi di giudizio”, si conclude il messaggio diffuso dalla Diocesi.