Il nuovo governo retto dalla premier Giorgia Meloni avrà tra le sue competenze anche quella di procedere alla nomina del nuovo presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Tanti i nomi che si fanno per la successione di Tommaso Pellegrino, soprattutto rappresentanti politici locali.
Presidente del Parco del Cilento: monito del Codacons
Il Codacons, tramite il presidente Bartolomeo Lanzara è però chiaro: «no a trombati politici alla presidenza del Parco».
«La nostra speranza è che il Ministro identifichi persone con un profilo di alto livello evitando nomine che siano espressione di interesse locale o di equilibri politici. Gli interessi locali sono già ampiamente rappresentati nel consiglio. I problemi del Parco sono tanti e irrisolti. Per il territorio questo ente rappresenta una straordinaria occasione di sviluppo e crescita socio – economica. Invece, oggi è percepito dalla popolazione locale come un freno allo sviluppo del territorio costiero e dei comuni interni che fanno i conti con uno spopolamento inarrestabile che bisogna arginare con azioni concrete». Così Lanzara.
Le richieste dell’associazione
«Per questi motivi, a nostro avviso, il Parco ha necessità di un presidente capace e autorevole che sia sganciato dai localismi che spesso condizionano le scelte tese a valorizzare la realtà territoriale per un forte e duraturo sviluppo ecosostenibile. Inoltre, è necessario insistere su una fiscalità di vantaggio per i piccoli borghi presenti sul territorio per scongiurare l’abbandono dei giovani e delle famiglie», conclude Lanzara.