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Roscigno: “disinteresse della Provincia su Sp342, non ottempererò più a vigilanza”

A parlare è il Sindaco di Roscigno Palmieri, il quale lancia un appello affinchè cessi il totale disinteresse da parte della Provincia nei confronti della Sp342

A cura di Roberta Foccillo
Pubblicato il 15 Settembre 2021
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Pino Palmieri

ROSCIGNO. “Domani mattina firmerò la comunicazione con cui informo la Provincia di Salerno di non poter più ottemperare al controllo e alla vigilanza del tratto stradale Sp342 (Roscigno/bivio di Corleto)”.

Lo ha reso noto il sindaco di Roscigno Pino Palmieri. L’arteria stradale da tempo necessita di interventi di manutenzione poiché interessata da frane e smottamenti che ne avevano già imposto la chiusura in passato.

“In questi anni, grazie al sostegno economico della Bcc Monte Pruno, siamo riusciti a riaprire il suddetto tratto stradale, permettendo anche alle linee di trasporto pubblico ed al trasporto scolastico di poter ripristinare dei servizi di interesse generale”, osserva Palmieri che non risparmia accuse.

“Il totale disinteresse della Provincia di Salerno sulla nostra arteria stradale, ci consegna un inizio di anno scolastico all’insegna dell’ennesima chiusura; andrà a penalizzare e mortificare, per l’ennesima volta, il nostro territorio- prosegue il primo cittadino.

Sono 12 lunghi anni che Roscigno lotta contro le chiusure stradali delle strade provinciali; utilizzate giornalmente per raggiungere il posto di lavoro ed i servizi essenziali.

Mentre noi viviamo nel continuo abbandono, il Presidente della Provincia continua ad auto celebrare le grandi opere del suo mandato. Lasciare per oltre un decennio in totale abbandono la nostra viabilità provinciale è una dimostrazione vergognosa dell’ incapacità gestionale dell’ente provincia; occultata dalla disponibilità di molti colleghi sindaci”. E conclude:

“Per l’ennesima volta sarò costretto a spettacolarizzare il nostro stato di grande disagio; chiedere il rispetto dovuto al nostro territorio ed ai tanti cittadini che continuano a vivere in un contesto oramai impossibile per sviluppare ogni forma di iniziativa occupazionale e di vita. Vergognatevi”.

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