VALLO DELLA LUCANICA. Via libera alla delocalizzazione dell’antenna telefonica sita attualmente in via Giuseppe Di Vietri. Una battaglia fatta propria negli ultimi anni dal Movimento 5 Stelle che aveva anche avviato una raccolta firme per chiedere di spostare l’impianto, attualmente situato a ridosso del centro storico.
Proprio il gruppo pentastellato nelle scorse settimane aveva denunciato l’immobilismo dell’amministrazione comunale sul caso, nonostante i numerosi solleciti.
Ok della giunta: l’antenna in via Di Vietri sarà collocata altrove
Ora, però, arriva l’atto con cui la giunta ha definito lo spostamento dell’antenna. A seguito di contatti tra il Comune e le società di telefonia che detiene il traliccio per gli impianti di telefonia Telecom e Vodafone, si è stabilito il trasferimento dello stesso in un’area prossima al cimitero e di proprietà comunale.
“La nuova infrastruttura si colloca in area antropizzata per la presenza della struttura cimiteriale e non comporterà alcun consumo di suolo in quanto occuperà un’area marginale delle infrastrutture a servizio del cimitero, senza alcuna particolare valenza ambientale garantendo quindi la migliore sostenibilità ambientale dell’intervento”, evidenziano da palazzo di città.
La nuova area
Di conseguenza l’intera infrastruttura ubicata in via Di Vietri sarà rimossa. Il Comune ha previsto un canone di fitto per la concessione della nuova area di sei anni al prezzo di 1500 euro; lo stesso sarà tacitamente rinnovabile. Dal settimo anno in poi il prezzo sarà di 200 0euro.
I commenti
Soddisfazione per la delocalizzazione dell’impianto è stata espressa dall’ex consigliere comunale Pietro Miraldi che aveva seguito da vicino questa battaglia.
Compiacimento anche da parte di Anellina Chirico, consigliere del Movimento 5 Stelle: “Sembrava che questa battaglia non potesse avere un finale felice – ha detto – che fosse quasi inutile e invece, nell’ultimo anno e mezzo, siamo riusciti a dare una piega diversa al dibattito sullo smantellamento delle antenne e del traliccio di via G. Di Vietri, con meno proclami e più fatti, perché questa è la linea che ci siamo dati”.
“Grazie alla tenacia di un gruppo, al Senatore Castiello, allo studio continuo e ai documenti prodotti insieme all’associazione “DifesAmbiente” abbiamo scandagliato a fondo la questione e ora possiamo dire che, sì, l’antenna andrà via”, conclude Chirico.