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Domenica, a Castellabate, si celebra la festa votiva di San Costabile

Perché a Castellabate San Costabile si festeggia due volte?

A cura di Barbara Maurano
Pubblicato il 18 Ottobre 2018
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San Costabile

Domenica 21 Ottobre, a Castellabate, si celebrerà la festa votiva in onore di San Costabile Gentilcore, patrono e fondatore di Castellabate. Ma perché San Costabile viene festeggiato due volte durante il corso dell’anno? Il 17 Febbraio del 1124, a sessant’anni, moriva San Costabile, quattro mesi dopo aver posto la prima pietra per la costruzione del Castello dell’Abate, iniziata il 10 Ottobre 1123 (data che dà il nome alla Piazza principale di Castellabate.) La festa liturgica di San Costabile viene celebrata  il 17 Febbraio per ricordare la vita e i miracoli del Santo, molto onorato e rispettato dai fedeli castellabatesi e del Cilento. Nel 1982, infatti, San Costabile diviene anche il compatrono della Diocesi di Vallo della Lucania.

Nel 1837, però, avvenne un episodio che consolidò ancor di più il legame tra San Costabile e i suoi fedeli. A Napoli e nel Cilento imperversava il colera, ma nessun abitante di Castellabate venne colpito dalla malattia. Come ringraziamento per la protezione di San Costabile sui suoi fedeli fu istituita una festa votiva da celebrare, ogni anno, la terza Domenica di Ottobre. I castellabatesi vollero anche sostituire al busto di rame un altro di argento cesellato, opera dell’argentiere napoletano Maria Condursi. Purtroppo nella notte tra il 18 e il 19 Novembre 1974 il busto, insieme al reliquiario, venne trafugato dalla Chiesa. Nonostante il furto il culto in onore del Santo conterraneo, fondatore e patrono, anziché affievolirsi, si è andato ingigantendo.

Il Santo, proveniente da Tresino e studente presso la Badia di Cava, veniva definito dai contemporanei “Scudo dei fratelli” per la sua incommensurabile bontà d’animo. Si racconta che, dopo la sua morte, apparendo al monaco Giovanni, nocchiero della nave del Monastero, in preda ad una tempesta violenta di mare, prometteva: “Io salvo la nave e non smetto di custodire la mia eredità”.

Eredità culturale e spirituale che, a Castellabate, ogni anno, viene celebrata due volte dai suoi fedeli.

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