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Cilento: accordo con la Federico II per un progetto di ricerca per la salvaguardia della lepre italica

Stipulata un convenzione tra Parco e Ateneo per la conservazione della Lepre Italica

A cura di Debora Scotellaro
Pubblicato il 16 Marzo 2017
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Stipulata un convenzione tra Parco e Ateneo

VALLO DELLA LUCANIA. Continuano le attività di ricerca e studio sul territorio cilentano per la promozione e valorizzazione del patrimonio naturale. In tal senso il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ha da tempo avviato un progetto per la tutela e la conservazione della biodiversità nel quale è prevista la realizzazione, tra l’altro, di un progetto per la salvaguardia della lepre italica, di concerto con le altre aree protette nazionali.

In questo contesto l’Ente ha deciso di investire circa 43 mila euro in un progetto di ricerca scientifica effettuato in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi Federico II di Napoli con la quale è stata stipulata una convenzione per delle attività di ricerca che hanno preso il via nel mese di marzo.

La Lepre italica (Lepus corsicanus) è una specie scoperta solo nel 1996, minacciata di estinzione, che nel mondo vive solo in poche zone dell’Appennino centro meridionale e in Sicilia, diversa dalla Lepre comune. Presente con popolazioni distribuite a macchia di leopardo in diverse regioni centro meridionale, in Campania è nota solo nel territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. La ricerca ha il fine di conoscere meglio la sua biologia in modo da poter mettere a punto strategie di conservazione che siano il più adatte alle sue esigenze ecologiche.

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