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Scossone politico all’interno dell’amministrazione Josca

Dopo le dimissioni dell'assessore Zunno lascia anche il presidente del consiglio comunale Pipi Remo Fabio

Katiuscia Stio

6 Aprile 2016

Albanella panorama

Dopo le dimissioni dell’assessore Zunno lascia anche il presidente del consiglio comunale Pipi Remo Fabio.

ALBANELLA. Scossone politico all’interno dell’Amministrazione Josca.
A 24 ore dalle dimissioni dell’assessore e consigliera Zunno Paola, questa mattina è stata ufficializzata la dimissione dal gruppo consiliare anche di Pipi Remo Fabio, presidente del consiglio comunale. La nota, pervenuta al sindaco Renato Josca ed al capogruppo di “Vince Albanella” ha ufficializzato le dimissioni di Pipi, Zunno e Scorziello (dimissionario nel novembre 2015).
Di seguito la nota:
«Tale sofferta decisione giunge all’esito di una attenta e ponderata considerazione.
Nel difficile percorso amministrativo di questi due anni, consapevoli dei problemi comuni, con perseveranza e dedizione, abbiamo dato il massimo delle nostre capacità e del nostro impegno per portare avanti il programma elettorale e risolvere i problemi che quotidianamente si sono presentati, attivandoci con azioni concrete sempre nell’interesse esclusivo della nostra comunità.
Certamente non rinneghiamo le azioni positive che insieme abbiamo realizzato, e a tal riguardo esprimiamo pubblicamente il nostro apprezzamento per l’impegno che il Sindaco ha profuso nell’azione amministrativa e, soprattutto, nell’ambito dei lavori pubblici dove, grazie alla sua tenacia, sono state compiute e cominciate importanti opere pubbliche (Efficientamento energetico delle scuole di Albanella capoluogo, Municipio, rete idrica, lavori di accesso all’Oasi di Bosco Camerine).
Tuttavia dobbiamo constatare, con amarezza, che non risultano più esservi le condizioni e i presupposti per poter continuare a far parte di questo gruppo consiliare.
Non siamo alla ricerca di futile visibilità, né tantomeno si tratta di beghe interne o inutili personalismi, ma, con grande rammarico, dobbiamo prendere atto che è venuto meno, non certo per nostra volontà, un senso di appartenenza ad un gruppo con il quale abbiamo condiviso una dura campagna elettorale che ha determinato, per il merito di TUTTI, candidati e sostenitori, un risultato importante che avrebbe dovuto coinvolgere ognuno di noi con pari dignità, senza protagonismi dettati dal ruolo che si ricopre, ma con quella umiltà che sentiamo spesso predicata ma poco praticata.
Abbiamo sempre invocato, in questi lunghi mesi, una maggiore collegialità e condivisione delle scelte amministrative ma sono state sempre bollate come sciocchezze o dettagli di poco conto, ed anche le stesse riunioni di maggioranza, momenti essenziale di dialogo e confronto, sono state sempre più rare e convocate solo dopo le nostre continue richieste.
Ebbene le decisioni unilaterali e le continue fughe in avanti sempre alla ricerca di una effimera visibilità politica portano ad un inevitabile isolamento di chi le compie. La nostra non è una critica o una levata di scudi per la corsa alle poltrone, ma semplicemente la presa d’atto che se si è gruppo lo si è sempre, non solo quando ci sono da assumere responsabilità o critiche. Un gruppo è tale quando al proprio interno non solo si decide ma si ci confronta e si dialoga. Quando, invece, a decidere è una sola parte del gruppo, senza neanche avere la sensibilità di avvisare gli altri, oltre ad offendere la dignità degli alleati si minano la fiducia e le ragioni stesse del gruppo.
In questi mesi non sono mancati episodi in tal senso (basti pensare, uno per tutti, alla gestione della vicenda relativa al trasferimento dell’Istituto Alberghiero), pur tuttavia siamo sempre rimasti al nostro posto con l’intento di comprendere se quello spirito di gruppo iniziale aveva ancora margini di recupero e nella speranza di un cambio di direzione che però non è mai arrivato.
Anzi una delle ultime vicende, in ordine temporale, relativa alla rinuncia delle indennità di carica non ha fatto altro che confermare le nostre preoccupazioni ed ha reso ancor più palese tale situazione. La rinuncia alle indennità, infatti, rappresentava a rappresenta un punto qualificante del nostro programma elettorale (sottoscritto da tutti), ed anche una condizione imprescindibile per l’adesione al progetto amministrativo messo in campo dal gruppo “Vince Albanella”, a soprattutto un impegno preso con i cittadini. Ebbene non si comprende, allora, perché dopo una prima rinuncia da parte di tutti i componenti del gruppo formalizzata con un atto di giunta comunale, all’improvviso due amministratori abbiano scelto, solitariamente, senza alcuna condivisione e all’insaputa di tutti, con due semplici lettere palesemente in contrasto con quanto stabilito in precedenza, di tradire la parola data agli elettori e di prendersi quei soldi che avrebbero dovuto avere altra destinazione.
Forse si intende questo per “gruppo”?
Per tali motivi, dunque, non sentiamo di poter condividere più il percorso amministrativo all’interno del gruppo consiliare “Vince Albanella”.
Tuttavia le nostre dimissioni dal predetto gruppo non rappresentano assolutamente un disimpegno, ma continueremo a svolgere il nostro mandato di consiglieri comunali di maggioranza, costituendo un autonomo gruppo consiliare che di volta in volta voterà i provvedimenti secondo coscienza nel merito delle questioni e a garanzia dei cittadini di Albanella, con l’intento di rispettare ed onorare il ruolo che ci hanno affidato gli elettori accordandoci la loro fiducia, con la ferma intenzione di realizzare gli impegni presi in campagna elettorale. »

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