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Agropoli, da rifiuto a risorsa. Al via il monitoraggio della posidonia

Delle stazioni di campionamento per monitorare la posidonia oceanica. L'iniziativa è del comune di Agropoli, in collaborazione con la società salvamento di Agropoli e Castellabate.

A cura di Elena Matarazzo
Pubblicato il 22 Luglio 2015
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Delle stazioni di campionamento per monitorare la posidonia oceanica. L’iniziativa è del comune di Agropoli, in collaborazione con la società salvamento di Agropoli e Castellabate.

Il progetto rientra nel programma Bandiera Blu ed ha il fine di garantire la conservazione e la biodiversità degli ecosistemi marini.  La prateria di posidonia costituisce, infatti, la “comunità climax” del Mediterraneo, cioè rappresenta il massimo livello di sviluppo e complessità che un ecosistema può raggiungere. Il posidonieto è l’ecosistema più importante del mar Mediterraneo ed è stato indicato come “habitat prioritario” e pertanto necessita di protezione.

Nell’ambito costiero questa pianta marina riveste un ruolo fondamentale per diversi motivi: grazie al suo sviluppo fogliare libera nell’ambiente fino a 20 litri di ossigeno al giorno per ogni m2 di prateria; produce ed esporta biomassa sia negli ecosistemi limitrofi sia in profondità; offre riparo ed è area di riproduzione per molti pesci, cefalopodi, bivalvi, gasteropodi, echinodermi e tunicati; consolida il fondale sottocosta contribuendo a contrastare un eccessivo trasporto di sedimenti sottili dalle correnti costiere; agisce da barriera soffolta che smorza la forza delle correnti e delle onde prevenendo l’erosione costiera; lo smorzamento del moto ondoso operato dallo strato di foglie morte sulle spiagge le protegge dall’erosione, soprattutto nel periodo delle mareggiate invernali.

In tutto il Mediterraneo le praterie di posidonia sono in regressione, un fenomeno che è andato aumentando con gli anni con l’aumento della pressione antropica sulla fascia costiera.

La scomparsa delle praterie di posidonia ha degli effetti negativi non solo sul posidonieto ma anche su altri ecosistemi, basti pensare che la perdita di un solo metro lineare di prateria può portare alla scomparsa di diversi metri della spiaggia antistante, a causa dei fenomeni erosivi.

Di qui la decisione del comune di Agropoli di tutelare e monitorare le praterie di posidonia.

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